Il Museo Egizio è un grande cantiere. Entro la fine del 2024 cambierà volto dal punto di vista architettonico, ma anche sotto il profilo dell'allestimento e della ricerca tecnologica. Lo farà grazie a un progetto del valore di 23 milioni di euro, firmato dallo studio Oma (Office for Metropolitan Architecture) che ha vinto il concorso internazionale lo scorso gennaio. La prima gara sarà lanciata il 15 dicembre, i veri e propri lavori cominceranno nel mese di aprile. L'agenda già da novembre è fitta di incontri internazionali e di iniziative che coinvolgeranno Torino.
Il progetto architettonico è ambizioso e punta a restituire un nuovo spazio pubblico alla città, con l'allestimento di un grande giardino egizio nella corte coperta, una nuova sala immersiva all'interno del Museo realizzata con l'Istituto Italiano di tecnologia di Genova, il restauro del Tempio di Ellesija e della Galleria dei Re. Il cuore sarà la Piazza Egizia - uno spazio aperto a tutti gratuitamente - su due livelli, piano terreno e piano ipogeo, coperta da una struttura trasparente in vetro e acciaio. Qui ci saranno il giardino egizio, un bookshop, una caffetteria, la biglietteria e l'infopoint del Museo e dell'Accademia delle Scienze. Il nuovo museo avrà tre ingressi: si entrerà non solo da via Accademia delle Scienze, ma anche da via Duse e via Maria Vittoria. La corte coperta diventerà il centro nevralgico da cui potrà partire la visita alla scoperta dei 12.000 reperti antichi in esposizione. Il Tempio di Ellesija, donato dall'Egitto a Torino nel 1966, avrà un accesso diretto e potrà essere visitato gratuitamente. Tra i progetti che partiranno nel 2024 c'è anche il rinnovamento della Galleria dei Re: le statue saranno immerse nella luce naturale attraverso le finestre che verranno riaperte e si vedranno da piazza Carignano.
"Il 12 dicembre aprirà la nuova Galleria della Scrittura, 600 metri quadri dedicati ai papiri, un museo nel museo. Ci sarà una galleria dedicata all'archeologia invisibile, con una vetrina su due piani con 8.000 vasi. Tutto sarà trasparente e inclusivo" ha sottolineato il direttore Christian Greco che ha citato tra gli eventi previsti il Capodanno in piazza Castello con l'Egizio protagonista.
"Celebrare i 200 anni del Museo non è solo un esercizio di memoria, ma significa anche programmare il futuro. Non cambieranno i reperti, ma il contenitore. Sarà un grande progetto di restituzione della città in termini di spazi e per tutti quelli che lo verranno. Il Museo ha avuto quest'anno finora 895mila visitatori, speriamo di raggiungere il milione" ha detto la presidente Evelina Christillin. "La Compagnia di San Paolo socio fondatore della Fondazione Museo delle Antichità Egizie nel 2004, non ha mai smesso di dare il suo sostegno soprattutto nelle tappe di maggior rinnovamento e trasformazione" ha ricordato il presidente della fondazione Francesco Profumo
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