Dai giardini attorno
alla Palazzina di caccia di Stupinigi, nella primissima cintura
di Torino, all'antico orto dei monaci all'abbazia di Staffarda,
nel Cuneese, fino alla Basilica Mauriziana nel capoluogo
piemontese: sono alcuni dei beni interessati da un articolato
programma di restauri del patrimonio dell'Ordine Mauriziano,
alcuni dei quali colpiti da decenni di degrado e abbandono.
La Fondazione Ordine Mauriziano ha investito 20 milioni di
euro nel biennio 2023-2024, con il duplice obiettivo di
"conservare e valorizzare" luoghi di grande interesse storico,
culturale e architettonico.
Un piano avviato nell'aprile del 2023, con la priorità della
messa sicurezza e poi della riqualificazione, e già a buon punto
- hanno spiegato a Stupinigi Licia Mattioli, da un anno e mezzo
presidente della Fondazione Ordine Mauriziano, e l'architetto
Luigi Valdemarin - che consentirà allo stesso tempo di ampliare
i percorsi museali, tutelare beni "che fanno la storia del
Piemonte" e contribuire ad arricchire la conoscenza, come nel
caso degli affreschi salvati dall'attacco delle umidità.
Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi si ripristina
l'originale percorso ad anello, con il recupero del giardino
storico, sono nel pieno dei restauri le aree di ingresso e
accoglienza, poi partiranno i lavori nell'Appartamento del Re
Carlo Felice e di "un percorso nascosto", la Galleria interrata
di Levante, dove erano tenute le stufe che garantivano l'antico
impianto di riscaldamento della palazzina.
All'Abbazia di Santa Maria di Staffarda è stato avviato il
progetto di recupero della Manica dei Ricostruttori, che ospita
decorazioni pittoriche di grande pregio; gli interventi alla
Precettoria di Sant'Antonio di Ranverso, nel comune di
Buttigliera Alta (Torino) renderanno fruibile, per la prima
volta nella storia, l'intero complesso monastico destinato al
rifugio di pellegrini e bisognosi.
Nel 2024, inoltre, saranno avviati i lavori di restauro,
partendo dalla cupola, della chiesa dei santi Maurizio e
Lazzaro, la Basilica Mauriziana di Torino.
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