Dal 17 settembre al 4 febbraio
Palazzo Tarasconi a Parma dedica una mostra a Keith Haring
(1958-1990), Radiant Vision, curata da Katharine J Wright, che
arriva in Emilia dopo le quattro tappe del tour americano, il
successo alla Villa Reale di Monza e l'ultima tappa in Israele.
Saranno in mostra oltre 130 opere del più celebre artista pop
degli anni Ottanta, provenienti da una collezione privata, tra
litografie, serigrafie, disegni su carta e manifesti che
illustrano l'intero arco della breve ma prolifica carriera di
Haring, esaminando diversi aspetti della vita e della produzione
dell'artista, tra cui i disegni in metropolitana e la street
art, le mostre in alcune delle più famose gallerie di New York,
il Pop Shop e il suo lavoro commerciale.
Pur lavorando una varietà di medium differenti (tra cui
dipinti, stampe, poster, disegni, sculture e street art) lo
stile di Haring è immediatamente riconoscibile: linee decise,
simboli pittografici e colori vivaci abbondano in ogni sua
opera. Amico di Andy Warhol, Haring ha esplorato il potenziale
di marketing del suo "marchio" attraverso partnership
commerciali, prodotti di largo consumo e persino una propria
vetrina. In mostra anche Medusa Head, la più grande stampa mai
realizzata da Haring, lunga più di due metri e alta quasi un
metro e mezzo. L'opera è una rivisitazione moderna del racconto
greco di Medusa, una donna alata i cui capelli erano composti da
serpenti in grado di trasformare gli astanti in pietra. Per
Haring, che nel 1986 era stato testimone degli effetti mortali
dell'Aids ma non aveva ancora ricevuto la diagnosi, il mostro
mitico era un simbolo appropriato della malattia che uccideva i
suoi giovani amici sani in un batter d'occhio.
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