CAGLIARI - Rivista romana anni Settanta. Costo 150 lire. Una donna nuda incatenata in copertina. E richiami in prima come "Sesso, dieci domande a una vergine italiana" e "Droghe, quello che nessuno vuole dirvi". In un'altra teca c'è anche un manuale di "autodifesa per i minorenni contro la famiglia". La controcultura in Italia dal Sessantotto alla fine degli anni Settanta attraverso i fogli, i giornali, le riviste, le fanzine. A volte stampati, spesso ciclostilati. Testimonianze forti che raccontano un'Italia che cambiava tra occupazione del liceo Berchet a Milano, la nascita delle prime emittenti private con Radio Alice bloccata dalle forze dell'ordine. E poi inchieste e interviste sugli argomenti che per i giornali ufficiali erano più o meno tabù: sesso, droga e rock'n'roll.
Tutto in una mostra al via il 7 novembre allo spazio Search del Comune di Cagliari. Ed è la prima del genere in Italia. Si chiama "Vietato vietare, controcultura in Italia 1968-1977 dalla collezione Enzo Longo"ed è un progetto dei Musei civici di Cagliari a cura di Melania Gazzotti nell'ambito del festival CagliariPaesaggio dell'assessorato comunale alla Cultura, in collaborazione con la Fondazione di Sardegna. Ci sono oltre duecento pezzi tra libri, manuali, fumetti fanzine, riviste, poster, giochi da tavolo (uno ispirato ai cortei di protesta) spesso stampati artigianalmente. Le sezioni vanno da "Il '68" ai "Direttori irresponsabili". Passando per l'autoproduzione di manuali come quelli per la coltivazione della marijuana e la cucina macrobiotica, i fumetti underground e i fogli del Movimento del '77. "Con Vietato vietare - ha spiegato il collezionista Enzo Longo, bresciano nato a Cagliari - il mio rapporto con i documenti proposti non è la mera proprietà materiale, e nemmeno il desiderio di possesso, bensì l'intima passione nello scrivere e nel proporre un diario che da personale si potesse fare pubblico".
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