LUCCA - Scarpe da donna formate da fili bianchi sottilissimi ed evanescenti, abiti sfarzosi abbelliti da decorazioni sgargianti e ricami raffinati, grandi parrucche a evocare il Settecento delle corti, borse che sembrano di corda, sculture, un gorilla di dimensioni reali, design digitale, strutture architettoniche. Un mondo 'ingannevole' prende forma a Cartasia, la Biennale che a Lucca mette in mostra la creatività senza limiti che può nascere da un pezzo di carta. Opere d'arte che sembrano di pietra, quei tessuti preziosi e mobili che non sfigurerebbero in abitazioni di lusso sono solo gli esempi più appariscenti della vetrina di novità dell'undicesima edizione del festival internazionale che fino al 25 settembre pone al centro dell'attenzione la città toscana come capitale mondiale della carta.
Il titolo 'La pagina bianca' racchiude un fitto calendario di esposizioni, performance, laboratori, incontri tra Palazzo Ducale, Villa Bottini e la Cannoniera della casa del boia, oltre all'esposizione all'aperto in strade e piazze di installazioni e sculture da artisti italiani e stranieri ospitati in residenza a Lucca.
Emiliano Galigani, il direttore artistico a cui si deve l'invenzione dell'appuntamento, la definisce "una Biennale d'avanguardia", occasione per un bilancio sullo stato dell'arte e sulle prospettive di un settore di nicchia ancora sottostimato, pronto però a mostrare le sue potenzialità e a conquistare il grande pubblico. I curatori hanno scelto i lavori di 150 artisti italiani su 500 candidati. "La carta - osserva Galigani - permane con i suoi molteplici significati a incantare, esaudire, certificare, ispirare quella stessa umanità che la crea per mille usi. Questa undicesima edizione parla di una possibile rinascita, una nuova visione, una rigenerazione.
Nel vuoto di una pagina bianca si possono immaginare miliardi di creazioni".
La storia di Lubica, Lucca Biennale Cartasia, comincia nel 2004, ha ricordato la direttrice Federica Moretti, e non poteva che prendere avvio nella città che rappresenta il distretto cartario industriale più importante d'Europa. Qui dai primi anni del 1300 si sviluppò la produzione di Carta pergamena e nel 1549 nacque la prima forma di cartiera. "Lubica - ha osservato - ha fatto scoprire come la carta non sia solo uno strumento indispensabile per la vita quotidiana, quanto un materiale eclettico che stimola i creativi a esprimersi con modalità di grande interesse e suggestione".
La capacità di creare arte con un materiale così delicato eppure duraturo è a portata di mano a Palazzo Ducale dove si susseguono sculture, incisioni, disegni, origami, videoarte.
Villa Bottini si concentra sulla moda, con le creazioni dei designer e degli atelier e la realizzazione di modelli in carta.
Negli ultimi anni alcune maison hanno utilizzato e sperimentato questo materiale per realizzare accessori, come borse e gioielli, o veri e propri abiti. In alcuni casi si tratta di capi utilizzabili più volte e resistenti anche alla pioggia, alcuni dei quali saranno indossati da modelle e modelli che sfileranno per le vie del centro di Lucca. Uno spazio particolare è stato riservato ai lavori di Caterina Crepax, che 'scolpisce' abiti sontuosi usando carta comune e carte fatte a mano orientali, impreziosendoli con dettagli sorprendenti.
Come nelle passate edizioni, un focus si concentra su una nazione ospite. Dopo il 2018 dedicato alla Cina, dove la carta fu inventata nel primo secolo dopo Cristo, e il Giappone nel 2021, quest' anno tocca alla Germania. Una delle sezioni è dedicata ai progetti di architettura e ai design innovativi che documentano la versatilità della carta in questo ambito di ricerca, caratterizzato negli ultimi anni dall'impiego sempre più diffuso della carta e del cartone come materiale da costruzione. Nella prima settimana di settembre una giornata di approfondimento e di confronti, in collaborazione con l'Ordine degli Architetti e Paesaggisti di Lucca, sarà dedicata all'Architettura in Carta, rivolta agli ordini degli architetti, designer, architetti, studenti e docenti delle facoltà di architettura e professionisti.
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