(di Luciano Fioramonti)
Da vent'anni, quando fu
scoperta nelle campagne di Sarteano, la Tomba della Quadriga
Infernale è non solo uno tra i grandi capolavori dell'arte
etrusca ma anche una chiave per capire più a fondo la civiltà
che ha dato il nome alla Toscana. La sepoltura della seconda
metà quarto secolo avanti Cristo, riportata alla luce l'11
ottobre 2003 nella necropoli delle Pianacce grazie al lavoro di
Alessandra Minetti, direttrice del museo archeologico del comune
della provincia di Siena, e dei volontari del Gruppo
Archeologico Etruria, è una miniera di informazioni sul culto
dei morti e sulle abitudini degli etruschi.
Sulle pareti della tomba, a cinque metri di profondità,
artisti senza nome hanno dipinto con grande sfarzo cromatico
scene uniche di grandissimo pregio, come il demone Charung - il
Caronte etrusco - che in direzione dell'uscita dalla tomba
lascia l'Ade alla guida del suo carro trainato da due leoni e
due grifoni. Poco più avanti due uomini, i defunti, forse amanti
o un padre e il figlio distesi su un letto e impegnati in un
banchetto mentre accanto a loro un servitore tiene in mano un
colino per filtrare il vino. Sulla parete di fondo un grande
serpente a tre teste e un ippocampo sovrastano un sarcofago in
alabastro.
L'idra, con i suoi colori sgargianti, è stata scelta
quest'anno come immagine-guida della terza edizione della Festa
Etrusca in programma dalla fine di luglio in quattro tappe in
alcune città della regione e al Museo di Villa Giulia a Roma
(che dà il sostegno scientifico al progetto) con presentazioni
di libri, conferenze, musica, laboratori didattici per bambini e
visite guidate nei luoghi più significativi.
"La tomba della Quadriga Infernale - spiega uno dei volontari
del gruppo archeologico - è visitabile solo il sabato nelle ore
più fresche della giornata per non alterare il microclima
interno e solo su prenotazione da un numero limitato di persone
per volta. Le pitture sono probabilmente opera delle stesse
maestranze, quasi sicuramente giunte da Orvieto. Prima di questa
scoperta non si conoscevano immagini di queste dimensioni". Tra
i soggetti compaiono anche delfini tra le onde, simbolo del
"tuffo" che segna il passaggio dalla vita alla morte. Una
porzione dell'immagine della Quadriga lungo il lato sinistro è
stata cancellata e danneggiata pesantemente dai vandali.
Nell'alto medioevo la tomba venne abitata da malati di peste
allontanati dal centro abitato. Nella Necropoli delle Pianacce
sono state contate 21 tombe, ma solo quella della Quadriga è
affrescata. I visitatori possono fare fotografie ma senza usare
il flash.
La Festa Etrusca - La storia si racconta quest'anno è
incentrata sulle interazioni tra gli Etruschi e i popoli Greci e
Italici, fino ad arrivare alla sfida contro Roma. I laboratori
didattici saranno gratuiti e offriranno ai bambini la
possibilità di misurarsi con la decorazione e la scrittura, e
realizzare di piccoli manufatti alla scoperta di reperti
archeologici, a partire proprio dalla navigazione in 3d della
Tomba della Quadriga Infernale. L'appuntamento finale è la
partecipazione, il 4 e 5 novembre, alla XXIII edizione della
Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum.
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