"Oggi la Galleria dell'Accademia
di Firenze continua ad essere la casa del David. Un'opera
iconica, la cui forza simbolica e perfezione rimane attuale, al
di là di ogni periodo storico, che attira migliaia di persone da
tutto il mondo, solo per incrociare il suo mirabile sguardo. Il
nostro compito è quello di continuare a proteggerla. E per il
suo anniversario la presentiamo in una nuova luce". Così la
direttrice della Galleria dell'Accademia, Cecilie Hollberg, alla
vigilia dei 150 anni dall'arrivo del David al museo fiorentino,
avvenuto l'8 agosto 1873.
Per celebrare il capolavoro di Michelangelo, ricorda il museo
in una nota, la Galleria dell'Accademia, nel corso dell'ultimo
anno, l'ha avvolto in una nuova luce grazie al nuovo impianto di
illuminazione e alla pulizia del lucernario. Dopo l'estate, fa
sapere il museo, sarà organizzato un evento ad hoc per
festeggiare questo anniversario che ricorda lo spostamento del
capolavoro dall'Arengario di Palazzo Vecchio al museo.
Fu, infatti, nel 1872 che si decise di rimuovere la statua e,
seguendo il suggerimento di Emilio De Fabris, tra i più
autorevoli architetti fiorentini, costruire uno spazio museale
ex-novo che la potesse ospitare. Lo spostamento fisico si
protrasse sette giorni, dal 30 luglio all'8 agosto 1873. Fu
realizzato un carro ammortizzato per assorbire eventuali urti,
un castello in legno e ferro che si muoveva su rotaie
ferroviarie, come testimonia il modellino preparatorio
conservato nel Museo di Casa Buonarroti a Firenze. Il 4 agosto,
dopo aver attraversato le principali vie della città, il David
fu introdotto dall'Accademia di Belle Arti mediante un'apertura
ottenuta distruggendo la parete d'ingresso dell'edificio. Nel
diario delle operazioni, una nota finale riporta: "Venerdì 8
agosto. Ricondotto e calato sulla base, ove starà finché Dio
vorrà".
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