Un quadro dedicato al tartufo, quello più prelibato, la trifola altotiberina, realizzato utilizzando, insieme ai colori naturali, anche scaglie di prezioso tartufo bianco triturato finemente e mescolato con una particolare colla naturale: l'originale opera realizzata da Stefano Lazzari assieme all'imprenditore del settore tartuficolo Giuliano Martinelli, sarà esposta alla 43/a edizione del Salone nazionale del bianco pregiato in programma dall'1 al 5 novembre a Città di Castello, a disposizione del miglior offerente. Tutto il ricavato devoluto alla Caritas diocesana per contribuire al sostentamento della mensa e dell'emporio alimentare.
Il quadro, intitolato Profumo di tartufo, presentato in anteprima alla stampa nella sede del Comune, è stato realizzato con colori a tempera su tavola, con incisioni e rilievi. Per il colore del tartufo è stato utilizzato uno splendido esemplare di tartufo bianco pregiato (scovato da Giuliano Martinelli nei boschi altotiberini, grazie al fiuto dalla cagnolina Lola) triturato e mescolato con colla naturale. Si tratta di un polittico di nove pezzi del formato 120x120 centimetri.
"L'opera - ha spiegato l'artista Stefano Lazzari, che si è avvalso della collaborazione del critico d'arte Tommaso Strinati - si ispira al territorio paesaggistico e boschivo dell'Altotevere con una particolare attenzione a tutto ciò che non si può vedere ma sentire. I colori dell'alba, momento in cui il tartufaio inizia la sua ricerca, i colori delle foglie d'autunno, la rugiada e le sagome degli alberi del bosco altotiberino, la libertà che si percepisce a stare in un bosco isolati a tu per tu con il cane che cerca e qualche volta trova il tartufo, regalando un'emozione indescrivibile".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA