(di Luciano Fioramonti)
Un mondo dietro uno stemma. Marchio
di fabbrica ed emblema della identità delle casate illustri del
passato, come dei grandi personaggi della Chiesa, di
corporazioni, ordini e città, era la chiave per capire la storia
e l' attualità di chi se ne fregiava. Un insieme di segni,
colori e simboli divenuto vera e propria disciplina. Feltre,
tra le città murate più suggestive del Veneto, ha il merito di
aver pensato al primo Festival dell' Araldica che unisce allo
svago e al divertimento l' occasione per approfondire l'
argomento con un approccio storico, scientifico e culturale. E
così dal 29 settembre al 15 ottobre il comune del bellunese che
ancora mostra sulle vie e i palazzi del suo centro storico un
numero straordinario e ben conservato di testimonianze di questo
tipo, ospiterà incontri, spettacoli, conferenze e laboratori. L'
appuntamento avrà una sua anteprima dal 10 agosto nelle Antiche
Prigioni di Palazzo Pretorio con la mostra "Le prigioni della
mente. Draghi, basilischi, rettili fantastici", che rimanda alle
saghe medioevali tornate di moda in questi anni grazie anche al
successo delle grandi serie tv del genere fantasy.
''Con questo Festival vogliamp far scoprire i messaggi e le
storie racchiusi dietro gli stemmi, non solo quelli feltrini o
veneti ma in generale tutte le insegne araldiche - hanno
spiegato gli amministratori della città -. Sarà un viaggio
attraverso la storia dell'Occidente europeo, alle radici
culturali del nostro presente''. Gli stemmi, osservano, sono gli
antenati dei 'loghi' del nostro tempo, proprio da loro, ad
esempio, ''derivano dagli stemmi molte maglie e simboli delle
squadre di calcio, e i colori che li caratterizzano raccontano
storie incredibili su sensibilità e credenze del passato''. La
kermesse si avvale del contributo di realtà di riferimento del
settore come l' Associazione Nobiliare Regionale Veneta, il Gran
Priorato di Lombardia e Venezia dell'Ordine di Malta e la
Società Italiana di Studi Araldici. Se i dettagli del programma
saranno illustrati tra la fine agosto e l' inizio settembre,
cominciano a filtrare le anticipazioni per suscitare interesse e
curiosità. Tra i relatori ci saranno studiosi di livello
internazionale, come il medievalista Franco Cardini che parlerà
di araldica e mezzaluna, spaziando tra la storia e la simbologia
(15 ottobre) e con riferimenti anche al contesto veneto. Alla
percezione dei colori, tra medioevo ed età contemporanea, sarà
dedicato l'intervento (8 ottobre) di Riccardo Falcinelli, autore
per Einaudi dei due titoli di straordinario successo "Cromorama"
e "Figure" con il quale si indagherà quanto il colore condizioni
lo sguardo sul mondo. A insegnanti, genitori ed educatori è
dedicato lo spettacolo inedito sull' araldica di e con Luca
Scarlini (7 ottobre). Ci sarà spazio per le attività per i
visitatori più piccoli, eventi e iniziative come la mostra
mercato di libri d'arte, storia, araldica organizzata il 7 e 8
ottobre a cura e nel contesto del Mercatino dell'oggetto
ritrovato e realizzata con il patrocinio e la presenza
dell'Associazione Editori Veneti. Ad agosto, oltre alla mostra
sui draghi, altre due iniziative prepareranno il terreno per il
festival: l'esposizione di un prezioso manoscritto
quattrocentesco miniato al Polo Bibliotecario Feltrino e un
ciclo di laboratori gratuiti per bambini e ragazzi sul tema dei
draghi con l' antropologa Annamaria Capena, dell' impresa
sociale 'Tramedistoria' di Selva di Cadore.
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