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'La Cappadocia di Pasolini', mostra fotografica a Istanbul

'La Cappadocia di Pasolini', mostra fotografica a Istanbul

Nel '69 il regista diresse in Turchia 'Medea' con Maria Callas

ISTANBUL, 31 maggio 2022, 12:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Filippo Cicciù) Pier Paolo Pasolini e Maria Callas appaiono seri e concentrati durante le riprese ma anche molto divertiti e quasi ammaliati dal paesaggio della Cappadocia, nella Turchia centrale, dove nel 1969 il registra friulano decise di girare 'Medea' offrendo alla diva dell'Opera la parte da protagonista. Gli scatti in bianco e nero sul set di Mario Tursi, tra i fotografi di scena italiani più noti al mondo, sono ora in mostra alla cineteca di Istanbul e accompagnano una rassegna cinematografica sull'opera di Pasolini che sta raccogliendo grande successo e durerà per quasi tutta l'estate.
    La retrospettiva è integrale e include anche le opere più controverse del regista, come 'Salò' che al momento dell'uscita in Italia nel 1976 fu sequestrato e distribuito nelle sale quasi 2 anni dopo in seguito a vicende giudiziarie. "La risposta è stata entusiasta e calorosa con sale piene e un pubblico soprattutto composto da giovani" ha detto all'ANSA Salvatore Schirmo, direttore dell'Istituto italiano di Cultura di Istanbul, che ha ideato la mostra, curata da Tiziana Appetito, Flaminia Agnusdei Pensi e Rosa Valentina Raffaele dove si possono ammirare le fotografie ottenute grazie all'archivio Enrico Appetito.
    "Oggi la Cappadocia è una destinazione davvero molto conosciuta ma all'epoca era un luogo, e un paesaggio, fuori da qualsiasi rotta turistica" afferma Schirmo sottolineando la visionarietà di Pasolini che decise di ambientare il suo film ispirato dalla tragedia di Euripide nell'altopiano turco, tra le formazioni geologiche piramidali oggi note come 'camini delle fate' e le chiese dei primi cristiani scavate all'interno della roccia. "Antichità classica e riferimenti moderni coesistono in tutta l'opera di Pasolini, ma è nei paesaggi senza tempo della Cappadocia che hanno assunto una valenza simbolica ineguagliabile" ha scritto l'ambasciatore d'Italia in Turchia Giorgio Marrapodi nel catalogo della mostra, realizzata nell'ambito delle celebrazioni dell'intellettuale italiano in occasione del centenario della nascita.
    L'iniziativa di Istanbul prenderà una nuova forma dopo l'estate quando proprio in Cappadocia verrà allestita un'edizione più ampia, progetto su cui Schirmo sta lavorando assieme alla professoressa Maria Andaloro, direttrice della missione archeologica italiana in Turchia. L'evento di settembre indagherà "l'evoluzione del paesaggio della Cappadocia a partire da quello che vide Pasolini più di 50 anni fa", ricorda Schirmo, e oltre alle fotografie di scena durante le riprese di 'Medea', includerà anche fotogrammi a colori dei film di Pasolini e scatti di fotografi turchi e italiani che si potranno ammirare nel luogo dove la pellicola è stata girata.
   

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