Quasi 270 mila persone hanno
visitato la mostra "Frammenti di Paradiso. Giardini nel tempo
alla Reggia di Caserta", chiusa dopo oltre quattro mesi (aprì
l'11 luglio scorso). L'esposizione negli Appartamenti della
Regina è stata curata da Tiziana Maffei, direttore della Reggia
di Caserta, Alberta Campitelli e Alessandro Cremona, e
organizzata con Opera Laboratori. La mostra avrebbe dovuto
chiudere il 16 ottobre, ma il termine è stato prorogato fino a
ieri per il notevole successo riscosso sia in termini di
pubblico che di critica.
Tanti gli italiani e gli stranieri, e poi i gruppi
organizzati, i giovani, le famiglie e le scuole; oltre duecento
le recensioni sulla stampa nazionale e internazionale, anche
specializzata (con recensioni, tra gli altri su Apollo Magazine,
Alias Il Manifesto, La Lettura Corriere della Sera, Il
domenicale de Il Sole 24 Ore, Arte Dossier) a testimonianza
dell'interesse scientifico suscitato. A contribuire al successo
anche le visite guidate gratuite con ciceroni d'eccezione, quali
curatori ed esperti, e attività educative gratuite per bambini.
Lungo le grandi sale dell'Appartamento della Regina, affacciate
sul Parco Reale con la scenografica via d'acqua, si sono snodati
i sette temi della mostra, con numerose opere, in molti casi
inedite, provenienti da prestigiosi musei e istituzioni italiane
ed europee - che hanno concesso la proroga del prestito delle
opere - tra cui i Musei del Prado di Madrid, il Museo di
Versailles, il Museo di Capodimonte, le Gallerie dell'Accademia
di Venezia, la Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti a Firenze,
il Museo di Roma, oltre a collezioni private, biblioteche e
istituti pubblici come gli Orti botanici di Napoli e Portici.
Tra i tanti artisti del calibro di Gaspar van Wittel, Claude
Lorrain, Paolo Anesi, Pietro e Gianlorenzo Bernini, Joseph
Heintz il giovane, un ruolo di spicco spetta naturalmente a
Jacob Philipp Hackert, che tante opere ha dedicato ai giardini e
ai paesaggi campani e dell'Italia meridionale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA