BOLOGNA - Si terrà dal 2 al 5 febbraio a Bologna la terza edizione di 'BOOMing', fiera dell'arte emergente organizzata nei giorni di Art City e di Arte Fiera: la rassegna intende intercettare "i fermenti e le tensioni delle nuove leve artistiche, chiamate a rappresentare una società in piena emergenza". Protagonisti della sezione 'Generation(Z)' saranno gli "Ultracontemporanei", fenomeno di mercato emerso nel 2022 con il successo commerciale dei giovanissimi nelle aste internazionali, ma soprattutto figli e specchio del loro tempo: "esploratori del sovrumano fra reale e digitale, collezionisti di mostri, narratori di nuove e fluide identità, dissacratori e liberi creatori di mondi più equi e più sostenibili". In esposizione artisti 'under 33', presentati da galleristi o curatori altrettanto giovani, ma anche collettivi ed esperienze indipendenti.
L'appuntamento è negli spazi di DumBO, ex scalo ferroviario, ora area rigenerata con la cultura: oltre alle proposte selezionate dalle gallerie e presentate in sezione verrà dato ampio spazio, anzi un intero piano, ai nuovi nomi. Un'occasione per scoprire artisti e artiste rappresentati dalle migliori gallerie emergenti, ma anche collettivi indipendenti, nuove realtà ibride e spazi non profit. 'BOOMing 2023' si svilupperà su quattro sezioni tematiche, compresa 'Generation(Z)', dedicate all'arte contemporanea emergente. Il simbolo di questa edizione è la Zeta: la main section si chiama 'Sprout(z)' e riguarda "i germogli e le nuove partenze"; con la sezione 'Feminism(Z)' la fiera prende posizione, per il terzo anno di fila, "contro la sottorappresentazione delle donne nel sistema e nel mercato dell'arte"; '7 Day(Z) for Future' si ispira invece al movimento internazionale dei "Fridays For Future". 'BOOMing' nasce nel 2019 come prima fiera green e "plastic free" del settore e vuole nuovamente riattivare un impegno quotidiano "per arginare la più grande emergenza che stiamo vivendo".
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