L'intero arco della pittura di
Felice Casorati (Novara, 1883 - Torino, 1963) è ripercorso in
una mostra in programma dal 18 marzo al 2 luglio alla Fondazione
Magnani-Rocca, a Mamiano di Traversetolo (Parma), che
ricostruisce l'itinerario dell'artista dagli anni d'esordio alla
maturità, con oltre sessanta opere. La Fondazione prosegue così
nell'approfondimento dei protagonisti della pittura italiana del
secolo scorso: la musica rappresenta la chiave d'ingresso delle
opere di Casorati nella Villa dei Capolavori di Luigi Magnani,
la "casa della vita" del colto collezionista, storico dell'arte,
musicologo, compositore, scrittore, ed è uno dei temi che
strutturano la concezione della mostra, richiamando la
sensibilità musicale che ha contraddistinto la biografia, la
cultura e la pittura di Casorati.
Si aprirà con i dipinti d'esordio: 'Ritratto della sorella
Elvira', debutto alla VII Biennale di Venezia nel 1907, e 'Le
ereditiere', esposto alla IX Biennale nel 1910. Un'atmosfera
diversa si respira nel capolavoro 'Le signorine' (1912), che
esprime una svolta nella sua pittura, per la tavolozza chiara e
luminosa, lo studio delle figure e del nudino centrale. Con una
serie di quadri del 1921 - Le due sorelle, Fanciulla col
linoleum, Maschere - si verrà proiettati in un'atmosfera pervasa
da misura, ordine, malinconia e mistero; nel dipinto 'Silvana
Cenni' (1922), omaggio a Piero della Francesca, una silente
immobilità permea ogni cosa, congelando la scena in un fermo
immagine misterioso.
La relazione tra pittura e musica è resa esplicita in una
serie di dipinti che, nella cornice di una ipotetica vicinanza
tra Magnani e l'artista, pone in risalto le loro passioni
comuni. In particolare 'Beethoven', conservato al Mart di
Rovereto e presentato per la prima volta alla Biennale del 1928,
rinvia alla predilezione di Magnani per il compositore tedesco.
La relazione ideale prosegue articolandosi intorno all'amicizia
con Alfredo Casella, maestro di composizione di Magnani a Roma e
collezionista di opere casoratiane, ritratto dal pittore nel
1926. L'intensa attività di Casorati scenografo teatrale viene
documentata in mostra da un corpus di bozzetti e figurini della
Fondazione Teatro alla Scala di Milano.
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