Due cervelli nudi e resi 'visibili'
nell'intimità del proprio sentire grazie alla scienza, cercando
le differenze ma soprattutto le analogie che una meditazione
simultanea e condivisa può riuscire ad attivare: arriva al Maxxi
"La mente meditante. Art, Science and AN Enlightened Mind",
performance che il biologo naturalista Daniel Lumera ha ideato
insieme a Giacomo Rizzolatti, scienziato dell'Istituto di
Neuroscienze del CNR e scopritore dei neuroni a specchio, in
programma nel museo capitolino dal 20 al 24 settembre. Con
l'intento di dimostrare le potenzialità scaturite dall'unione di
arte, scienza e meditazione, "La mente meditante" è
un'esperienza che permette di osservare i processi neurali
solitamente invisibili all'occhio umano: impiegando una
specifica tecnologia (anche con l'uso di una speciale fascia da
mettere attorno alla testa), ciò che accade nel cervello durante
la meditazione verrà tradotto in colori (uno spettro cromatico
che oscilla dal blu al rosso) e visualizzato su uno schermo in
tempo reale. La performance, che si svolgerà nella sala Carlo
Scarpa, prevede un impegno straordinario da parte di Lumera (uno
dei riferimenti internazionali nella pratica della meditazione)
che resterà in stato meditativo per circa 7 ore al giorno per 5
giorni, coinvolgendo di volta in volta accanto a lui
nell'esperienza personaggi noti (dalla cantante Irene Grandi
all'astrofisica Ersilia Vaudo all'attrice Margot Sikabonyi) ma
anche il pubblico presente. Per chiunque parteciperà l'evento si
comporrà di tre livelli: l'osservazione di ciò che accade, la
meditazione e poi la possibilità di salire sul palco e
"diventare" l'opera d'arte. Già alla presentazione di oggi,
Lumera ha proposto un'anticipazione di ciò che accadrà
coinvolgendo la presidente del Maxxi Giovanna Melandri in una
breve pratica di meditazione a due, subito "raccontata" sullo
schermo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA