La corona radiale sui capelli. In toga, tutto d'oro vestito, proprio come sulle monete degli anni del suo principato. Rispettoso e rilassato. E se gli chiedete di quella "faccenda" dell'incendio a Roma, proverà a spiegare che lui in realtà era lontano e che tornò più in fretta che poteva per dirigere le operazioni di soccorso. "Ecco, forse - farà ammenda - non avrei dovuto accusare i Cristiani di averlo appiccato…". È Nerone, il nuovo chatbot del Parco Archeologico del Colosseo, tra le primissime istituzioni culturali dello Stato a lanciare un software di intelligenza artificiale per accompagnare il pubblico nella richiesta di informazioni, dagli orari del Parco alle notizie storiche dei tanti monumenti e siti che ne fanno parte.
Ideato dal Parco archeologico stesso e frutto di una collaborazione internazionale con l'azienda italiana Machineria e la francese Ask Mona, il progetto prevede infatti che da questo febbraio le relazioni online con il pubblico saranno gestite non più solo sui canali social, ma anche dal nuovo NeroBot che simula ed elabora conversazioni umane, è capace di gestire oltre cento possibili scenari e lo fa in inglese, italiano e francese.
"Il Parco archeologico del Colosseo - racconta la direttrice Alfonsina Russo - è un'istituzione viva e in continua evoluzione. Il nostro obiettivo è migliorare l'esperienza di visita adeguandoci a nuovi codici e linguaggi per entrare in contatto con un pubblico vasto e in particolare con le nuove generazioni". E i primi frutti si vedono: "nel 2022 - dice - il 71% dei visitatori avevano meno di 40 anni. Prima di noi tra le istituzioni culturali pubbliche, solo la Galleria dell'Accademia di Firenze ha adottato un chatbot, Parla con David".
Raffigurato ora come nelle emissioni monetarie del 64-65 d.C., l'imperatore giulio claudio nella sua "scalata" al chatbot ha battuto poi non pochi ed eccelsi rivali. "Durante la pandemia - racconta Federica Rinaldi, funzionario archeologo al Servizio Comunicazione del Parco - ci siamo accorti della necessità di garantire ancora di più un supporto nella scelta delle possibilità che offriamo. Ci serviva un personaggio ponte, che rappresentasse il Parco in maniera estesa e diacronica. Abbiamo realizzato una serie di interviste agli utenti". Tra i più gettonati, neanche a dirlo, "i Gladiatori, le vestali, Romolo e Giulio Cesare. Ma quello che più affascina resta Nerone".
Per "incontrarlo" nella sua nuova veste, basta andare sul sito www.parcocolosseo.it e da lì, sull'apposita finestra di dialogo, provare a interrogarlo. "L'idea - prosegue Rinaldi - è aumentare e aggiornare gli scenari delle conversazioni possibili e anche le lingue, a partire dallo spagnolo".
Già nella prima fase di sperimentazione, avviata agli inizi di gennaio e senza alcuna promozione, racconta Luca Melchionna, presidente di Machineria, insieme a Valentin Schmite, direttore generale di AskMona, Nerone, alias NeroBot, "ha registrato in soli 25 giorni un utilizzo da parte di 3400 utenti, oltre 160 al giorno, e 1621 messaggi". Dato interessante, "il 97,4% degli utenti" che lo hanno incontrato "non ha cercato l'assistenza di personale umano. La lingua di conversazione - aggiunge Melchionna - per il 58,8% è l'italiano, per il 33,4% l'inglese e per l'7,8% il francese. Il tempo medio di coinvolgimento è di 3 minuti e 9 secondi". Ma per dirsi cosa? Il 69,7% degli utenti chiede informazioni sui biglietti, l'11,7% sugli orari, il 7,9% sugli itinerari, il 2,6% chiede di parlare con un operatore, venendo così dirottato sulla mail istituzionale. Ma c'è anche un bel 29% degli utenti che semplicemente si diletta in chiacchiere con Nerone.
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