SIRMIONE - Vengono tolte in questi giorni le impalcature lungo una prima porzione a Sud dei prospetti esterni della darsena del Castello Scaligero di Sirmione (Brescia) di cui la Direzione regionale Musei Lombardia ha deciso il restauro.
Si tratta di un lavoro di pulitura, consolidamento e protezione che fa seguito ai lavori iniziati nel 2017 all'interno della Darsena e al fronte Nord che hanno permesso nel 2018 l'apertura del braccio settentrionale del porto fortificato.
Il progetto è stato messo a punto durante i mesi di pandemia dello scorso anno, e l'appalto è stato affidato alla ditta Piacenti spa di Prato. Per non precludere la vista completa ai turisti si è deciso di compiere il lavoro (del valore complessivo di 600 mila euro) per lotti. Il primo, quello del fronte Sud, è iniziato a fine marzo ed ora si stanno scoprendo i due terzi di quest'area dove i lavori, che in tutto prenderanno nove mesi, sono stati ultimati.
Quella del Castello Scaligero è, dal punto di vista conservativo, una situazione estrema perché l'edificio è direttamente fondato nell'acqua ed esposto all'azione di agenti atmosferici particolarmente aggressivi come il pelér, il re dei venti gardesani.
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio che si terranno il 25 e 26 settembre - in coincidenza con le Giornate Nazionali dei Castelli - la Direzione regionale sta organizzando un'apertura straordinaria della darsena, chiusa al pubblico ormai da inizio pandemia per la difficoltà di garantire il necessario distanziamento. E in vista di Brescia-Bergamo capitali italiane della cultura 2023 si sta definendo in questi giorni la prosecuzione del recupero anche delle porzioni affacciate sul porto turistico cittadino.
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