Il Museo Ettore Fico di Torino
riparte da tre mostre, in contemporanea dal 22 settembre al 18
dicembre - tutte curate dal direttore Andrea Busto - che mettono
in risalto la sua dimensione internazionale e il suo lavoro di
'scoperta'.
Si parte da Eclettica! che celebra i 10 anni del Premio
Ettore e Ines Fico, una mostra 'collettiva sui generis', che
coinvolge le collezioni raccolte nel tempo e conservate nei suoi
depositi, esposte per la prima volta. Un patrimonio enorme, di
cui fanno parte il lascito Luigi Serralunga, il fondo di opere
di Ettore e Ines Fico, la Donazione Renato Alpegiani, le
collezioni dei Premi del Mef destinati ai giovani artisti. Il
percorso espositivo, che si snoda nelle sale al piano terra e al
primo piano del museo, comprende 150 opere, in sette sezioni,
con tematiche diverse. Dalle opere tribali africane agli oggetti
di vita quotidiana che diventano arte, tra antico, etnico e
contemporaneo. "Tutte le collezioni private - spiega Busto -
hanno una fisionomia differente l'una dall'altra. Le opere sono
state assemblate in modo indipendente in un secolo di storia e
hanno, comunque, punti in comune che si attraggono per
similitudine, assonanza, ma anche per opposizione.
L'interpretazione delle opere d'arte può differire rispetto alle
motivazioni della loro creazione e dal tempo in cui sono nate,
per essere decifrate in rapporto ad altre".
Il Museo propone, nella project room, i Photopastel di
Patrizia Mussa. In mostra immagini di architetture auliche
(Reggia di Caserta, Museo di Palazzo Grimani) e teatri storici
(La Scala, la Fenice, il Teatro Farnese). Ogni fotografia viene
stampata e poi colorata a mano in modo impercettibile, ma
significativo, con pastelli e acquerelli. La terza mostra è
dedicata alle opere pittoriche degli anni Settanta di Ettore
Fico per l'anniversario della sua nascita. Questa personale fa
parte di un ciclo di approfondimento che il Museo dedica
periodicamente all'artista piemontese.
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