La 29/a edizione di Artissima, la
prima guidata da Luigi Fassi, si conclude con 33.200 visitatori
in 4 giorni, 174 gallerie da 28 Paesi, 10 premi assegnati in
fiera. Artissima, Internazionale d'Arte Contemporanea, la fiera
italiana dedicata esclusivamente al contemporaneo quest'anno è
tornata totalmente in presenza all'Oval Lingotto, accogliendo le
quattro sezioni consolidate della fiera - Main Section, New
Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions - e le tre
sezioni curate - Disegni, Present Future e Back to the Future,
cuore del padiglione espositivo, cui sono stati dedicati ampi
approfondimenti sulla piattaforma digitale Artissima Voice Over,
realizzata grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San
Paolo.
L'edizione appena conclusa, la prima con il patrocinio del
ministero della Cultura, ha avuto come tema conduttore
Transformative Experience, concetto elaborato dalla filosofa
americana L. A. Paul (docente di Filosofia e Scienze Cognitive
alla Yale University) nell'omonimo saggio pubblicato nel 2014
dalla Oxford University Press. Secondo Paul, un'esperienza
trasformativa è capace di modificare radicalmente la persona che
la vive, mettendone in crisi le aspettative prefigurate
razionalmente e aprendo prospettive verso l'ignoto.
"Si è reso manifesto - commenta Fassi - il fatto che
Artissima sia la fiera che internazionalizza il sistema italiano
dell'arte, connettendolo con quello globale. Gli importanti
risultati di mercato ottenuti nell'edizione appena conclusa
dimostrano la credibilità del mercato dell'arte italiano in un
settore così complesso: alla vigilia del 30/o compleanno di
Artissima, con orgoglio possiamo dire che a Torino, per il
mercato dell'arte, l'Italia è un paese competitivo sulla scena
mondiale".
Questa edizione ha visto per il terzo anno la conferma di
Intesa Sanpaolo come main partner della manifestazione.
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