L'antica tradizione della tessitura
barbaricina nelle mani operose di straordinarie tessitrici
accanto al linguaggio moderno di uno dei più interessanti
disegnatori e fumettisti italiani per raccogliere l'eredità di
pace della Guernica di Picasso: il passato e il presente si
incontrano nella mostra che il Man di Nuoro ospita nei suoi
spazi dal 18 novembre al 19 febbraio per celebrare il
"passaggio" italiano della famosissima opera dell'artista
spagnolo, simbolicamente e artisticamente fondamentale per una
generazione di artisti, di critici d'arte e di cittadini
italiani. Dal titolo "Picasso e Guernica. Genesi di un
capolavoro. Contro tutte le guerre", la mostra ricorda a 70 anni
di distanza la storica esposizione dell'opera nella Sala delle
Cariatidi del Palazzo Reale di Milano, nel 1953. Proprio per
sottolineare il messaggio universale di Guernica, ancora oggi
tragicamente attuale, la mostra accoglierà anche due omaggi
speciali: quello proveniente dal territorio sardo e offerto
dalle tessitrici dello Studio Pratha che hanno realizzato un
imponente arazzo (un gigantesco polittico di 6 pezzi, ognuno
focalizzato su dettaglio di Guernica riprodotto in scala 1:1)
nei colori naturali della lana e quello di Manuelle Mureddu, che
ha firmato il corto d'animazione Gernika -nome della città di
Guernica in lingua basca- nel quale racconta a modo suo la
nascita del capolavoro di Picasso. A cura di Michele Tavola,
l'esposizione celebra anche la prima esposizione di Picasso che
vide presentata 20 anni fa al Man la serie completa della Suite
Vollard, in collaborazione con il Reina Sofía di Madrid. Due le
sezioni principali della mostra nuorese: l'eco di Guernica nella
produzione artistica di Picasso (esposto anche il dittico di
incisioni intitolato Sueño y mentira de Franco, vero e proprio
contraltare grafico del grande dipinto) e il racconto della
genesi dell'opera attraverso la narrazione visiva e la
testimonianza di Dora Maar, fotografa e all'epoca compagna
dell'artista spagnolo.
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