LIPARI - L'arte urbana è di casa nell'isola di Lipari dove, grazie all'artista di strada Demetrio Di Grado e al curatore, Michele Bellamy Postiglione, le vecchie porte di magazzini, case, ripostigli per le reti, 'racconteranno' le memorie di chi ha fatto la 'storia' dell'isola.
E' infatti al via la seconda edizione di #portedartista che si svolgerà a luglio nella principale isola delle Eolie, Lipari appunto. "#portedartista, - spiega Postiglione - è un progetto di arte urbana che si propone di trasformare porte fatiscenti e in disuso restituendoli a nuova vita, dignità e utilizzo.
Manufatti artistici, non mere decorazioni, variopinte e diversificate tracce disseminate nel tessuto urbano come un racconto che si snoda fra citazioni e riferimenti. Nel mio piccolo e in questo caso come gesto d'amore per Lipari, un contributo a generare interesse e a stimolare un dibattito critico sull'estetica del territorio, evidenziare problematiche, sottolineare criticità o più semplicemente recuperare la memoria storica attraverso citazioni e ricordi". Tutto questo grazie "alla ricerca di un artista che avesse uno stile fresco, attuale, intrigante, acuto, elegante, che giocasse con il passato attualizzandolo con un messaggio critico di stimolo alla riflessione". E qui entra in gioco Di Grado che spiega la sua tecnica e il suo obiettivo: "la scelta precisa e decisiva dei soggetti è data principalmente dalle figure umane. Cerco immagini su vecchie riviste e vecchi giornali, dagli anni '20 agli anni '50. Guerra, povertà, miseria furono anni cruciali, ma la successiva rinascita del dopoguerra, la forza di volontà, lo sviluppo economico, il desiderio di ricominciare con tenacia e costanza, di quell'epoca sono valori che oggi credo siano andati perduti o siano sbiadire e ingiallire come la vecchia carta che uso.
Attraverso quelle immagini e parole che dall'ottimismo al cinismo tagliano il volto di quelli che ci sono pronuncia, rimane un messaggio da voler condividere in questo presente". Un messaggio a breve sulle porte dell'isola.
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