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Oltre 120 sculture e grafiche raccontano il Novecento a Carrara

Oltre 120 sculture e grafiche raccontano il Novecento a Carrara

In mostra opere di Carrà, Dazzi, Fontana, Severini e Viani

FIRENZE, 12 giugno 2023, 19:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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FIRENZE - Oltre 120 opere, tra sculture, ma anche dipinti, disegni, pastelli, saranno in mostra a Palazzo Cucchiari a Carrara (Massa Carrara), dal 24 giugno al 29 ottobre per la rassegna 'Novecento a Carrara. Avventure artistiche tra le due guerre' a cura di Massimo Bertozzi.
    Saranno in mostra, si spiega in una nota, lavori di molti artisti che hanno scandito il secolo breve: da Libero Andreotti a Leonardo Bistolfi, da Carlo Carrà a Domenico e Resita Cucchiari, da Arturo Dazzi a Carlo Fontana, da Moses Levy ad Arturo Martini, da Ram e Thayhat a Gino Severini, da Carlo Sergio Signori a Mario Sironi, da Sergio Vatteroni a Lorenzo Viani. Le opere provengono da collezioni private, ma anche da musei, tra cui, gli Uffizi, Palazzo Pitti, Mart di Rovereto, Museo Novecento di Milano e da quello di Firenze, Galleria nazionale di arte moderna di Roma e da quella di Torino. Nei primi decenni del '900, ricorda una nota, Leonardo Bistolfi introdusse a Carrara i temi e i modelli della scultura simbolista, il gusto per la linea e la composizione bidimensionale che contribuì a rinnovare il linguaggio della scultura. Nel corso degli anni Trenta poi arrivano a Carrara la purezza classica di Francesco Messina e le forme novecentiste di Mario Sironi e Fausto Melotti. Ma c'è anche Arturo Martini e nel 1946 arriva da Parigi Carlo Sergio Signori, con l'esigenza di realizzare il Monumento ai fratelli Rosselli per Bagnoles-de-l'Orne. Ai percorsi della scultura si intrecciano poi quelli della pittura, praticata da Arturo Dazzi, Sergio Vatteroni, Carlo Sergio Signori, Arturo Martini. Così come alcune suggestioni all'aggiornamento della pittura arrivano a Carrara per il tramite degli scultori, Dazzi e Carrà e Soffici, Signori e Magnelli e Severini. La mostra arriva fino agli anni della ricostruzione, quando con il boom economico e il Concilio che rilancia la funzione sociale oltre che religiosa dell'arte sacra, per la scultura e il marmo carrarese si apre una nuova stagione.
   

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