Mille e cinquecento tonnellate di
sabbia, in un tripudio di personaggi, angeli, allegorie e passi
che ricordiamo tutti. Quest'anno con un messaggio ancora più
forte. Sono le Sculture di pace dello Jesolo Sand Nativity
2022-2023, 20/a edizione del celebre presepe di sabbia della
cittadina veneta, dove dal 2002 centinaia di metri cubi di rena
vengono modellati dai più importanti scultori del mondo. Un
appuntamento cresciuto negli anni tanto da essere esposto in
piazza San Pietro nel Natale 2018 e arrivare a contare oltre 1
milione di visitatori e più di 800 mila euro raccolti per
progetti umanitari in tutto il mondo. Quest'anno si festeggia il
ventennale con l'inaugurazione dell'8 dicembre alla presenza
anche del Vescovo di Kiev, Oleksandr Jaslovec'ky, e del
Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, e con l'arrivo della
fiammella della Luce della Pace di Betlemme. La mostra sarà
visitabile, con ingresso libero, dal 9 dicembre al 5 febbraio.
"Il presepe, che rappresenta il momento in cui Dio prende forma
umana, parla alla nostra vita e ci invita a interrogarci sui
grandi quesiti svelando, in qualche modo, il lato universale
presente in ogni piccolo gesto", spiegano il sindaco, Christofer
De Zotti, e l'assessore al Turismo, Alberto Maschio. Dopo le
edizioni dedicate alle opere di misericordia, agli Esodi nella
Bibbia, ai miracoli e alle parabole di Gesù, quest'anno si
lancia un messaggio universale di pace, con 10 sculture ispirate
sia ad episodi evangelici che a fatti storici, come l'incontro
tra San Francesco e il Sultano o le tregue spontanee fra opposti
fronti nella Prima guerra mondiale. Le opere sono state plasmate
nel mese di novembre da 14 scultori di diverse nazioni,
coordinati dal direttore artistico Richard Varano. Lo scultore
Marco Martalar si è unito agli artisti della sabbia per
installare e finire il suo angelo, realizzato con gli sfridi
legnosi della tempesta Vaia.
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