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Prodi, non sfugge portata lavoro ANSA

Prodi, non sfugge portata lavoro ANSA

'Pluralità di informazione significa democrazia e conoscenza'

BOLOGNA, 08 luglio 2015, 10:38

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"L'ANSA è la prima agenzia di informazione in Italia e quinta nel mondo, fondata nel 1945, da 70 anni racconta la storia del nostro Paese trasmettendola al mondo in cinque lingue. Un compito la cui portata non deve sfuggire a nessuno: pluralità di informazione significa democrazia, conoscenza e possibilità di partecipazione". E' il messaggio dell'ex premier Romano Prodi, letto nel corso della giornata per i 70 anni dell'Agenzia di stampa ANSA a Bologna nella quale è stato presentato il libro di Carlo Gambalonga 'Casa Ansa - Da settant'anni il diario del Paese.

"Tanto incide il lavoro delle agenzie di stampa a cui va il compito, delicatissimo, della prima gerarchizzazione delle notizie nella diffusione di una informazione precisa e obiettiva. Compito sempre più difficile - ha aggiunto - in un mondo così complesso e vasto, dove tanti sono i fatti e innumerevoli le connessioni tra questi: ciò che accade dall'altra parte del mondo ha ripercussioni qui e coglierne il senso e la portata è importante e non sempre scontato. Così come importante è la cronaca dai territori senza la quale non potrei seguire la vita della mia città, Bologna, anche quando sono lontano. E' anche grazie al vostro quotidiano lavoro se l'informazione si fa precisa, puntuale e obiettiva". "Attraverso i vostri 'lanci di agenzia' il mondo legge la vita del nostro Paese e dei suoi protagonisti, a tutti i livelli. A tutti voi dunque il mio più affettuoso augurio per i vostri primi 70 anni, perché ne seguano tantissimi altri. Un caro saluto a tutti i giovani neo assunti, ai praticanti e stagisti, a chi ricopre incarichi di responsabilità - ha concluso Prodi - e a tutta la redazione bolognese che posso dire di conoscere... quasi uno per uno".

"Oggi l'agenzia ANSA celebra i suoi 70 anni nella mia Bologna. Con professionalità e passione, il racconto dei fatti in Italia e nel mondo. Auguri!". E' il tweet del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, per celebrare la giornata per i 70 anni dell'Agenzia ANSA in corso a Bologna.

Anselmi, è spina dorsale informazione italiana  - "Dell'ANSA vanno sempre contrassegnate due cose: l'essere la spina dorsale dell'informazione italiana e quindi avere un peso straordinario; l'altra cosa è un paradosso, cioè che deve essere velocissima e arrivare prima, non solo oggi che i problemi di internet hanno acuito questo problema, ma da sempre e per tutte le piattaforme mediatiche, e deve essere credibile". Lo ha detto il presidente dell'ANSA, Giulio Anselmi, in occasione della giornata a Bologna per i 70 anni dell'agenzia. "L'ANSA non si può permettere di sbagliare - ha aggiunto - L'errore di un giornale resta un suo errore, un errore dell'ANSA fa sbagliare a cascata giornali, radio e televisioni. L'ANSA deve essere un parametro di riferimento credibile". Il presidente Anselmi ha poi ricordato due colleghi: Gaetano Fusaroli, primo responsabile della sede ANSA dell'Emilia-Romagna e delle Marche, "una persona di grande cultura e intelligenza. Uno dei primi giornalisti italiani completi"; e Paolo Castelli, anche lui responsabile (per 16 anni) della sede regionale dell'agenzia, scomparso nel luglio dello scorso anno. Castelli era "uno dei più bravi capi delle redazioni regionali. Tentai di portarlo a Roma come capo delle Cronache italiane - ha detto Anselmi - ma mi disse di no, e io non ero abituato a dei no. Poi ci rivedemmo dopo tanti anni, ma questo appartiene alla mia vita".

Contu, agenzia è patrimonio del Paese - "L'ANSA è un patrimonio del Paese per tanti motivi: il primo è la forma societaria, che nasce da vari editori e questo le dà libertà e indipendenza totali. È una forma unica, con uno statuto che ci dà l'obbligo vero e morale di esser obiettivi e completi sempre. Siamo poi presenti in ogni regione nel territorio italiano e lo raccontiamo con piccole e grandi notizie e abbiamo una rete internazionale vasta. E' una rete che parte dal territorio e arriva al mondo, diamo così voce a tante realtà". Lo ha detto il direttore dell'ANSA, Luigi Contu, nel corso del seminario 'Scrivere per le agenzie: i 70 anni dell'ANSA', organizzato a Bologna. "Viviamo un momento difficile, ma dobbiamo andare avanti e ci interroghiamo su cosa può essere ancora di più l'ANSA. Bisogna porsi un tema di informazione - ha aggiunto - e il costo dell'informazione deve essere un tema che prende tutti noi, dai giovani che non hanno questa idea in testa, perché bisogna dire ai ragazzi che una notizia su Facebook è una notizia, ma costa comunque". Il direttore, all'inizio del suo intervento, ha ricordato Paolo Castelli, responsabile della redazione regionale scomparso lo scorso luglio: "Non posso cominciare non ricordando Paolo Castelli - ha detto -. Era più di un giornalista, era un combattente, preso dal mestiere con entusiasmo, anche quando stava male. La sua è stata una lezione professionale straordinaria, con grinta, determinazione e amore per il mestiere, un esempio per tutti noi".

Gambalonga, megafono della nostra storia  - "Ho lavorato all'ANSA per 40 anni, è come vivere con persone che non sono solo colleghi, ma amici fraterni. Il mio è un libro di uno innamorato e orgoglioso dell'ANSA, di aver preso parte alla vita di quello che è il megafono della nostra storia: abbiamo raccontato la storia d'Italia. Il libro racconta i fatti più importanti e gli eventi visti con gli occhi e le parole dell'ANSA. Ma è un libro che ha cercato di far presente qual era l'atmosfera che si vive in una grande redazione". Lo ha detto Carlo Gambalonga, ex vicedirettore vicario dell'ANSA e autore del libro 'Casa Ansa - Da settant'anni il diario del Paese', in occasione del seminario a Bologna per i 70 anni dell'agenzia. "In 'casa ANSA' sono passati centinaia di giornalisti - ha aggiunto -. C'è un elenco infinito di quelli che si sono formati qui e poi hanno preso cariche in altre testate. Hanno sempre mantenuto però un legame con la propria agenzia. Un legame frutto di questo Dna di giornalista dell'ANSA nel sentire amico e fratello quello che lavora al tuo fianco". Anche Gambalonga ha voluto ricordare Paolo Castelli, responsabile della redazione Emilia-Romagna scomparso lo scorso anno: "Lo ricordo non come giornalista, non come capo della sede, non per quello che ha dato professionalmente, ma per la cura che aveva nel trattare i giovani. Paolo è stato un attore fondamentale della nostra storia". Al termine del seminario è intervenuto lo storico Leonardo Arrighi, che ha illustrato la sua ricerca - a metà fra il saggio storico e l'indagine giornalistica - dalla quale emerge la figura di Gaetano Fusaroli, primo responsabile della redazione bolognese dell'ANSA.

Pm Bologna, apprezzo precisione e capacità  - "Dell'ANSA ho sempre apprezzato due cose: la capacità di porgere domande in una materia tecnica e la precisione". Lo ha detto il procuratore aggiunto e portavoce della Procura di Bologna, Valter Giovannini, nel corso del seminario 'Scrivere per le agenzie: i 70 anni dell'ANSA', organizzato a Bologna. "Nella capacità di porgere domande - ha aggiunto - vi è anche l'umiltà professionale di andare a leggere l'articolo e la norma". "Il giornalismo mi ha sempre intrigato, da ragazzo volevo fare il giornalista e a 17 anni, dopo aver bussato a tutte le porte dei quotidiani romani, trovai un giornale sportivo dove ho collaborato come si collaborava ai tempi. Sono stati anni belli e di grande passione - ha spiegato Giovannini -. Vedevo un futuro nel giornalismo, a 20 anni mi iscrissi come pubblicista, e poi i sentieri della vita mi hanno portato a fare tutt'altro. E non immaginavo di essere dopo tanti anni al fianco di protagonisti dell'agenzia più importante in Italia e quinta nel mondo". "Con i giornalisti ho sempre avuto buon rapporto cercando di comprendere le esigenze e pretendendo la comprensione per il lavoro che svolgo come magistrato. Ora ho una delega formale: il rapporto con la stampa negli uffici giudiziari lo deve avere o il procuratore o un suo delegato e a Bologna sono io. Non sono un addetto stampa, questo è qualcosa che si aggiunge ad altri impegni quotidiani. Incontro i giornalisti ogni giorno, e il rapporto con l'ANSA è particolare, non solo per il momento quotidiano la mattina - ha concluso -, ma anche nella ripresa pomeridiana, e se devo chiarire una notizia cerco di dare il mio contributo".

Rettore Dionigi, c'è ancora strada davanti  - I 70 anni dell'ANSA sono una "festa di compleanno, soprattutto quando uno scollina i 50 anni comincia a guardare avanti e indietro, ma a 70 anni di strada ce n'è ancora davanti. Non posso sottacere però che questo compleanno cade in una circostanza in cui il cielo è più offuscato anche per voi, col paradosso che contribuite a far lavorare di più e voi dovete tagliare". Sono le parole del rettore dell'Università di Bologna, Ivano Dionigi, in occasione della giornata per i 70 anni dell'ANSA a Bologna. "Un paradosso che non ho capito bene, non faccio questo mestiere - ha aggiunto - ma deve far riflettere tutti. Contribuite a dare più lavoro agli altri sull'online e sulle testate e voi dovete tagliare, c'è qualcosa che non torna. Contraddice una legge etica". Il giornalista, ha concluso, è uno dei "mestieri tra i più nobili, ma è costretto spesso in un impossibile collo di bottiglia. Buon lavoro e complimenti".

Aser, pilastro non può essere ridimensionato  - "Anche l'ANSA non naviga in acque tranquille. E' lo specchio della crisi che attanaglia anche e soprattutto la nostra professione. Spero che il tavolo sindacale si chiuda in modo positivo, certamente ritengo che il pilastro dell'informazione del nostro Paese, l'ANSA, non possa essere ridimensionato". Lo ha detto Serena Bersani, presidente dell'Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna (Aser), nel corso dell'incontro per i 70 anni dell'agenzia ANSA a Bologna. "Ridimensionare questo pilastro, anche solo un po', vuol dire far venire meno anche quella che è la democrazia del nostro paese - ha spiegato - la libertà di informare e essere informati come cittadini. L'ANSA non è solo la più importante agenzia d'Italia, ma è anche una maestra e una palestra di giornalismo. Faccio gli auguri a questa signora importantissima, che comincia ad avere una bella età, ma a 70 anni le signore sono mature e auspico che possa avere tanti anni davanti a sé per crescere assieme a noi".

 

 

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