Il canone imposto da alcuni enti
municipali per la manutenzione delle aree cimiteriali comuni è
"una tassa occulta e imprevista con cui da ormai diversi anni i
cittadini emiliano-romagnoli sono costretti a fare i conti" e
"dinanzi alla mancata collaborazione degli enti municipali,
l'unica concreta soluzione al problema sembra essere una
modifica del Regolamento regionale, come d'altronde già
prospettata nel 2013, ma poi mai realizzata, dall'assessorato
delle Politiche per la salute". A sostenerlo è Gianluca Gardini,
Difensore civico della Regione Emilia-Romagna, a cui nel corso
degli anni numerosi cittadini si sono rivolti.
Secondo il difensore però "stante l'ambiguità del regolamento
regionale non ha potuto fornire un'adeguata tutela ai soggetti
coinvolti", anche perché "nonostante i ripetuti solleciti da
parte degli organi regionali e del Difensore civico, diversi
Comuni della Regione continuano a esigere dai discendenti dei
defunti un canone potenzialmente lesivo dei principi
costituzionali".
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