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Ragazza violentata a Reggio: fermato tradito da cicatrice

Ragazza violentata a Reggio

Ragazza violentata a Reggio: fermato tradito da cicatrice

Identificato anche grazie al logo di una t-shirt

REGGIO EMILIA, 24 luglio 2018, 17:12

Redazione ANSA

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Una cicatrice sul sopracciglio e un logo sulla maglietta che indossava. Sono questi i dettagli che hanno portato la squadra mobile della Questura di Reggio Emilia a fermare il presunto stupratore che si sarebbe reso responsabile della brutale violenza sessuale, domenica sera ai danni di una 24enne.
    Il fermato è un 26enne ucraino senza fissa dimora, richiedente asilo, arrivato in Italia nel 2016 attraverso il Brennero e in attesa di ottenere lo status di rifugiato. Il giovane, incensurato, era già stato identificato nel pomeriggio di ieri grazie a una serie di appostamenti, ma alla vista dei poliziotti è scappato. Dalle serrate indagini poi è stato trovato un covo dove dormiva e in cui si era rifugiato, in un luogo impervio e nascosto dalla vegetazione, all'interno di un'area verde non lontano dalla zona dove si è consumata la violenza. Qui, dentro uno zaino, gli agenti hanno trovato la t-shirt rossa che indossava al momento dello stupro. La polizia lo ha infine preso all'alba, nei pressi di una ditta di imballaggi in cui aveva trovato un lavoro saltuario. La stessa azienda di cui riportava il logo sulla maglietta ha collaborato per la sua cattura. Ma il particolare della cicatrice, che si era procurato qualche giorno fa a causa dei problemi di alcolismo che aveva da tempo e che aveva descritto dettagliatamente la ragazza vittima della violenza, è stato determinante.
   

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