Ha l'appeal della ragazza della porta accanto e il gusto del quotidiano il Tavernello, ma rappresenta una eccellenza 'made in Italy' in quanto è il primo vino al mondo in confezione brik ed è oggi il vino più venduto in Italia. Ed è un manifesto della capacità di innovazione agro-meccanica nazionale perché ha come magazzinieri 11 robot veterani, navette a guida autonoma che da una decina anni ne garantiscono il trasporto dai bancali della cantina ai pinti di carico dei distributori via terra e via mare. La Caviro (Cooperativa agricola Viticoltori Romagnoli), la cantina più grande d'Italia con 300 milioni di bottiglie l'anno, ha inaugurato nello stabilimento di Forlì due nuovi impianti hi-tech dedicati alla linea vetro e appunto a quella in Tetra Pak per il confezionamento di 50 vini, che vanno dall'Amarone ai vini da mensa e ai tipicamente regionali, nonché da oggi anche spumanti e vini frizzanti.
"C'è un livello di innovazione qui rilevante - commenta Maurizio Gardini, presidente Confcooperative - e insieme un'attenzione alla qualità del lavoro e alla formazione come attesta la certificazione per la Responsabilità sociale d'impresa. Questo investimento da oltre 6,4 milioni di euro è un elemento di fiducia che l'azienda consegna ai propri soci, un messaggio positivo per dare continuità produttiva agli oltre 12mila conferitori''.
''Noi siamo quelli dei Km illimitati ma con orgoglio oggi inauguriamo un impianto della ditta veneta Mdf - ha precisato il presidente del gruppo Caviro Carlo Dalmonte - e quando possiamo utilizzare fornitori italiani ne siamo ben contenti perché consolidiamo partnership sul territorio nazionale''. Lo stesso Tavernello è del resto nato nel 1983 da una collaborazione con l'azienda modenese Tetra Pak. ''Siamo stati la prima azienda in Italia, dopo una approfondita sperimentazione con l'università di Bologna - ha detto il ''papà'' del Tavernello, Giordano Zinzani - a utilizzare un contenitore alternativo al vetro. Fu subito un successo, ma soprattutto un successo duraturo. Insieme al Castellino e altri brand della private label della distribuzione moderna vengono prodotti in Tetra Pak oltre 100 milioni di pezzi, per un fatturato che supera i 100 milioni di euro, circa un terzo di quelli del Gruppo Caviro. Il consumatore - osserva - è molto trasversale, anche l'alto reddito ne apprezza la praticità e la sicurezza alimentare. Insomma, tutti dicono di usarlo solo in cucina, ma i numeri di vendita dimostrano che il primo vino sulle tavole degli italiani''. Inoltre, è una scelta sempre più green, ha concluso il direttore dello stabilimento Giampaolo Bassetti ricordando che entro il 2022 tutta la produzione Tetra Pak sarà da materiale di riciclo.
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