Tredici Comuni emiliano-romagnoli voteranno, domenica 9 giugno, per il ballottaggio visto che nessuno dei candidati sindaci ha raggiunto la maggioranza. Queste sono le 13 sfide.
REGGIO EMILIA - Il sindaco uscente Luca Vecchi, sostenuto dal Pd e dal centrosinistra, non ce l'ha fatta per pochi voti, fermandosi al 49,1%. Al secondo turno parte però con un vantaggio enorme nei confronti del suo sfidante, Roberto Salati del centrodestra che ha preso il 28,2%. La situazione è a tutto vantaggio del sindaco uscente, per il quale sarà, di fatto, sufficiente riportare alle urne gli elettori che lo hanno votato al primo turno.
FERRARA - Situazione speculare a quella di Reggio: qui, a fermarsi a circa un punto percentuale dal successo al primo turno è stato il leghista Alan Fabbri (48,4%) che ha chiuso con un vantaggio molto importante nei confronti di Aldo Modonesi del Pd (31,7%). Il primo obiettivo del candidato del centrosinistra sarà quello di convincere gli elettori che al primo turno hanno votato Roberta Fusari (Coalizione civica e +Europa) che ha preso un significativo 8,6%. Potrebbe non essere sufficiente, ma è sicuramente fondamentale per cercare di sperare in un ribaltone.
FORLÌ - Sfida più equilibrata, anche se il centrodestra ha un chiaro vantaggio nei confronti del centrosinistra. Gian Luca Zattini ha infatti preso il 45,8%, contro il 37,2% di Giorgio Calderoni. Qui potrebbe essere determinante il comportamento degli elettori che al primo turno hanno scelto i 5 stelle (10,8%).
CESENA - Il centrosinistra riparte da un vantaggio di nove punti: l'ex parlamentare Pd Enzo Lattuca ha infatti preso il 42,8% contro il 33,8% del civico di centrodestra Andrea Rossi. L'anomalia rispetto agli altri comuni e che qui l'ago della bilancia potrebbe essere una lista puramente civica, 'Cesena siamo noi' che con Vittorio Valletta ha preso il 9,5% superando il Movimento 5 Stelle. Determinante, come del resto anche nelle altre sfide, sarà l'affluenza alle urne.
CARPI (MODENA) - La giunta del sindaco uscente Alberto Bellelli è stata funestata da polemiche, dossieraggi e spaccature interne, ma il centrosinistra è comunque riuscito a prendere un 48% che gli permette di partire con un cospicuo vantaggio sulla candidata del centrodestra, la leghista Federica Boccaletti, staccata di 21 punti al 27,3%.
MIRANDOLA (MODENA) - Si presenta come una sfida piuttosto equilibrata quella di Mirandola dove il candidato del centrodestra Alberto Greco ha preso il 47,4% contro il 43,1% di Roberto Ganzerli del centrosinistra. Il M5s, fermo a un deludente 9,4% potrebbe essere l'ago della bilancia.
CASTELFRANCO EMILIA (MODENA) - Il buon risultato delle liste civiche costringono il centrosinistra, per la prima volta, al ballottaggio in uno storico feudo. Giovanni Gargano (41,8%) ha comunque un cospicuo vantaggio su Modesto Amicucci del centrodestra (30,8%). Il bacino dei voti in cui pescare è, tuttavia ben più ampio che altrove.
MARANELLO (MODENA) - Sarebbero bastati due voti in più all'assessore uscente Luigi Zironi per diventare sindaco. Il 49,99% da una parte ha il sapore della beffa, dall'altro permette di affrontare il ballottaggio da strafavorito. Luca Barbolini del centrodestra, fermo al 36,2% potrebbe però attrarre l'8,8% preso dal candidato sindaco sostenuto da Fratelli d'Italia e sperare di riaprire la sfida a un passo dalla sconfitta.
CASALGRANDE (REGGIO EMILIA) - Ballottaggio sui generis: a sfidarsi sono due candidati di area di centrosinistra. A sfidare il sindaco Alberto Vaccari, candidato ufficiale del Pd (38,6%) sarà Giuseppe Daviddi (23%) ex consigliere di maggioranza, sostenuto dal vice sindaco di Vaccari, uscito in polemica con la ricandidatura di Vaccari. Trattandosi di due candidati della stessa area politica conteranno le dinamiche locali e l'appeal dei candidati, per una sfida senza pronostico.
SAVIGNANO SUL RUBICONE (FORLÌ-CESENA) - Il sindaco uscente Filippo Giovannini (Pd), si è fermato al 45,2% contro il 37,8% del suo sfidante di centrodestra Marco Foschi. Qui più che altrove conterà l'orientamento degli elettori che al primo turno hanno votato il candidato del Movimento 5 Stelle che qui ha preso una percentuale superiore alla media regionale, il 16,9%.
MOLINELLA (BOLOGNA) - Il sindaco uscente Dario Mantovani si è fermato a una manciata di voti (49,4%) dalla conferma al primo turno. Un dato che lo rende il favorito d'obbligo al ballottaggio del 9 giugno dove sfiderà Marco Stegani del centrodestra che ha preso il 36%. Conteranno i voti della lista di orientamento socialdemocratico di cui Molinella è uno storico feudo, che sosteneva Giorgio Gruppioni (14,5%).
ARGENTA (FERRARA) - Il vicesindaco Andrea Baldini dovrà passare dal ballottaggio, forte di un primo turno al 46,2%. Il candidato della Lega, Ottavio Curtarello, tuttavia lo tallona da Vicino (40,7%). Come in altri casi potrebbe essere determinante l'orientamento del 13,1% degli elettori 5 stelle.
COPPARO (FERRARA) - Centrodestra in leggero vantaggio, ma sfida apertissima: Fabrizio Pagnoni ha preso infatti il 42,7%, contro il 39,9% di Diego Farina del centrosinistra. Non trascurabile, anche in questo caso, il 13,5% preso dal Movimento 5 Stelle.
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