Nuova udienza, oggi 30 marzo, al
Cairo sul caso di Patrick George Zaky, lo studente egiziano
dell'Università di Bologna in carcere da 53 giorni in Egitto con
l'accusa di propaganda sovversiva. I giudici devono decidere se
prolungare o meno di altri 15 giorni la custodia cautelare di
Zaky. All'udienza di oggi si arriva dopo due rinvii, il 16 e il
23 marzo.
In attesa del pronunciamento, la legale del ricercatore, Hada
Nasrallah, ha ricordato all'ANSA che la più recente visita dei
genitori al 28enne risale al 9 marzo, poco prima della decisione
delle autorità egiziane di vietare le visite in carcere al fine
di evitare contagi da coronavirus. Circa l'asma di cui soffre
lo studente, Nasrallah ha riferito che sono stati "presentati
certificati di medici prodotti da ospedali egiziani prima della
partenza di Patrick" alla volta dell'Italia "e che comprovano
come egli soffra di respiro corto e sospetta asma".
"Il suo stato al momento non è grave. E' giovane, può
resistere", ha sostenuto l'avvocatessa che non è stata in grado
di precisare con quanti compagni di cella conviva Patrick. A
causa delle disposizioni anti-coronavirus non è previsto che il
ricercatore sia portato in Procura, secondo quanto riferito da
Nasrallah.
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