"Non mi vedo come candidato premier, anzi mi chiedo ogni giorno se sono in grado di fare il presidente dell'Emilia-Romagna. Resto con i piedi per terrra, ma allo stesso modo non precludo nulla, ci si mette a disposizione se si ha passione politica per migliorare la cosa pubblica".
Così il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, intervistato da Marco Damilano, che gli ha chiesto se si vedeva come candidato premier in futuro, immaginando una ipotetica sfida con il presidente leghista del Veneto, Luca Zaia.
"Non mi permetto di interpretarlo, ma se conosco Zaia la pensa come me. Vogliamo molto bene alle nostre regioni e teniamo i piedi molto a terra", ha aggiunto Bonaccini. "Ci sono cose che ci dividono, lui è della Lega, ma ci accomuna aver messo da parte le differenze politiche e geografiche", nella gestione della pandemia. "Ci sentiamo tutti i giorni, per confrontarci, entrambi abbiamo guardato molto al pragmatismo di sistemi sanitari simili, anche dal punto di vista socio economico per quanto riguarda i territori".
Bonaccini ha infine sottolineato che lui e Zaia sentono la "responsabilità" di cui sono investiti, ma "la si deve vivere così - ha ribadito - senza montarsi la testa e stando coi piedi per terra".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA