"Il Covid non spegnerà i nostri sogni. I conti non tornano ma il cuore mi dice di andare avanti". È quanto afferma Severine Isabey, titolare a Rimini assieme al fratello e al marito di uno storico ristorante e di una nuova struttura sul mare. La giovane imprenditrice di origini francesi si è trovata a dover lanciare la start-up gastronomica durante lo scorso lockdown.
Dopo l'ultimo dpcm afferma: "La logica inviterebbe alla prudenza e magari, anziché ripensare ogni giorno a come reinventare le nostre attività, sarebbe più razionale prendersi una pausa e dare appuntamento a tutti al 2021. Ma spegnere un'insegna vuol dire anche far morire un pezzo di città. Per questo, ragionando più con il cuore che con il portafoglio, abbiamo deciso di lanciare un messaggio di ottimismo e andare avanti". La chiusura anticipata alle 18, afferma Isabey, "ci obbligherà a delle modifiche sostanziali nella logistica e nell'accoglienza. Allo stesso modo le norme sulla distanza sociale" nel ristorante "hanno, di fatto, dimezzato la nostra ricettività e dunque anche i nostri incassi. Tuttavia abbiamo deciso di provarci e, garantendo alla nostra clientela i massimi standard di sicurezza, continueremo a lavorare con l'energia e la passione che ci hanno sempre contraddistinti".
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