Da sabato Bologna e tutta la sua provincia diventeranno 'arancione scuro'. Lo prevede un'ordinanza che sarà firmata domattina dalla Regione e che sarà in vigore fino al 14 marzo. Fra le misure previste stop agli spostamenti, anche nel Comune, se non per comprovati motivi, la didattica passa tutta a distanza sul modello della zona rossa, con l'eccezione dei servizi educativi 0-3 e le scuole d'infanzia. Non vengono invece sospese le attività economiche, nei limiti delle regole consentite in fascia arancione, comprese quelle per i servizi alla persona.
A determinare il provvedimento l'aumento dell'incidenza dei casi (nell'ultima settimana a Bologna era di 340 casi ogni 100mila abitanti) e l'aumento dei ricoveri.
"Insieme ai sindaci - ha detto Bonaccini - e sulla base delle indicazioni delle autorità sanitarie, interveniamo per fermare la diffusione del contagio in un'area nella quale la situazione stava diventando critica. Siamo in presenza del terzo picco dell'epidemia, con dati epidemiologici in progressivo peggioramento. Una tendenza, secondo gli esperti, destinata a rafforzarsi, a causa della presenza di nuove varianti del virus, molto più veloci nei contagi". La Regione ha chiesto al governo l'istituzione dei congedi parentali per aiutare le famiglie ad affrontare la didattica a distanza.
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