Tra i grandi appuntamenti del
Festival Verdi, la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, in
programma il 2 ottobre alle 20 al Teatro Regio di Parma, è anche
quest'anno uno dei più attesi della manifestazione. Soprattutto
se a dirigerla è Daniele Gatti, la cui bacchetta è tra le più
apprezzate e contese sulla scena internazionale. Senza
dimenticare che sul palco saliranno l'Orchestra sinfonica
nazionale della Rai, una delle nostre compagini più prestigiose,
e il Coro del Regio, preparato come di consueto da Martino
Faggiani, che già tanti consensi ha ottenuto nel recente Ballo
in maschera che ha inaugurato la manifestazione.
La recita, l'unica in cartellone, è dedicata al compositore
Sylvano Bussotti, scomparso a Milano il 19 settembre scorso.
Composizione monumentale, composta nel periodo di raccoglimento
e di allontanamento dal genere operistico che seguì il successo
di Aida, la Messa da Requiem venne scritta da Verdi per la
scomparsa di Alessandro Manzoni, a cui è dedicata. A metà tra
melodramma sacro e musica sacra propriamente detta, riflette la
spiritualità del compositore e quella dialettica tra sacro e
profano che emerge in tutta la sua opera, ma le cui convinzioni
più intime restano un mistero.
"Per capire questo Verdi o, diciamo pure, tutto Verdi,
bisogna analizzare il suo rapporto con il sacro - racconta
Daniele Gatti - Tutti sappiamo che l'uomo era anticlericale, ma
forse non ateo, qui le testimonianze divergono. La presenza
della religione nella vita di Verdi fu costante. Da bambino,
serviva messa; da ragazzo, suonava l'organo in chiesa. Una
commistione di sacro e profano pervade tutta la sua opera. La
riflessione sulla morte è particolarmente forte in un'opera come
Don Carlos: Verdi si avvicinava alla sessantina, è naturale per
ognuno di noi iniziare a riflettere sul dopo".
Il quartetto vocale scelto per questa nuova ripresa della
Messa verdiana è composto dal soprano Maria Agresta, dal
mezzosoprano Elina Garanca (entrambe al debutto al Regio e al
Festival Verdi), dal tenore Antonio Poli e dal basso John Relyea
(anche lui per la prima volta a Parma). Info:
www.festivalverdi.it.
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