Emily Clancy, 30 anni, consigliera comunale di Bologna uscente e leader di Coalizione civica, è risultata, alla fine dello spoglio, la candidata più votata. Ha preso infatti 3.541 voti: un risultato che potrebbe aprirle le porte della giunta, probabilmente col ruolo di vicesindaco.
Il Pd nel capoluogo emiliano fa 16 consiglieri su 36, perde la maggioranza assoluta e si fa occupare dalle sardine: Mattia Santori (2.585 preferenze) è stato infatti il candidato più votato, grazie anche alla benedizione di Romano Prodi. Staccato il secondo, l'ex presidente di quartiere Simone Borsari (1.425), anche per lui dovrebbe esserci un posto nell'esecutivo. Torna in consiglio per il suo terzo mandato Max Bugani del M5s, forte di 361 preferenze.
Nel centrodestra Fratelli d'Italia avrà 5 consiglieri su 11 dell'opposizione: i più votati sono stati Francesco Sassone (1673) e Stefano Cavedagna (1484), vicini al deputato Galeazzo Bignami.
Nel prossimo consiglio comunale ci saranno molti volti nuovi e molti rappresentanti di mondi che fin qui avevano faticato a trovare rappresentanza. Entrano, infatti, l'attivista della bicicletta Simona Larghetti, Detjon Begaj, esponente dei centri sociali, trasferitosi da piccolo in Italia dall'Albania e (se Clancy entrerà in giunta) Porpora Marcasciano, attivista per i diritti dei trans, tutti eletti per Coalizione civica.
Entrano in consiglio la professoressa di Patrick Zaki, Rita Monticelli (Pd), Sefaf Siid Negash Idris, nato in Eritrea che era in corsa con la lista civica di Lepore, e Davide Celli, figlio dell'entomologo Giorgio, già consigliere ai tempi di Cofferati, che ha fatto la campagna elettorale vestito da orso con il nome di battaglia 'Daniza'.
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