Ricorso al giudice del lavoro per chiedere il riconoscimento di comportamento antisindacale del comando generale dell'Arma dei carabinieri che ha trasferito un militare, segretario provinciale aggiunto del sindacato Nsc, senza aver interpellato il sindacato stesso. Il caso sarà discusso a Bologna venerdì 26 novembre e riguarda l'appuntato Michele Bacocco che il 19 giugno è stato trasferito "d'autorità" dalla stazione Forestali di Sant'Agata Bolognese a quella di Zocca, sull'Appennino modenese.
Il sindacato, assistito dagli avvocati Giorgio e Giovanni Carta e Vincenzo De Gaetano, ritiene che il provvedimento sia antisindacale in quanto adottato in assenza di nulla osta o di parere, espressamente prescritto in questi casi e a supporto della tesi ha citato giurisprudenza costituzionale e precedenti in materia (giudice del lavoro di Milano): il trasferimento, inoltre, ha pregiudicato l'esercizio del mandato del dirigente e ha comportato la decadenza dalla carica. Si chiede quindi la revoca del trasferimento in quanto il Sindacato non è stato consultato per il preventivo assenso, comportamento questo "che svilisce e viola le prerogative proprie dell'associazione" e costituisce inoltre una disparità di trattamento con altri organi di rappresentanza militare.
Nsc indica inoltre alcuni rappresentanti sindacali da sentire, eventualmente, tra cui la dirigenza regionale, che ha dato impulso all'azione legale, la prima in Emilia-Romagna di questo genere, con il supporto della dirigenza nazionale.
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