Nata un anno fa dalla fusione di Confidi.net (Rimini) e Cofiter (Bologna), Fider, società cooperativa di garanzia Fidi, guarda al 2022 con cauto ottimismo, forte di un ultimo semestre positivo, potendo contare su uno stock di volume di attività finanziaria superiore a 260 milioni di euro, un patrimonio di 30 milioni, una compagine sociale di oltre 24mila soci. E come conferma il direttore generale, Edoardo Bigoni, si appresta a mettere in campo ingenti contributi per il turismo lanciando nuovi prodotti che, in sintesi, supportano le aziende del comparto secondo quanto previsto dal Pnrr "per chi effettua interventi di potenziamento di efficienza energetica, riqualificazione antisismica, eliminazione barriere architettoniche, realizzazione piscine termali e spese per la digitalizzazione".
La forma è il credito di imposta (80% delle spese sostenute) e un contributo a fondo perduto, fino al 50% dell'importo sostenuto con un massimo di 40mila euro, incrementabile fino a di ulteriori 30 mila, in presenza di specifici requisiti.
"Opportunità che - spiega Bigoni - si affiancano alla legge 40/02 della Regione Emila-Romagna, per aziende che intendono investire nella riqualificazione della propria attività turistico ricettiva e ad altri strumenti, come linee di credito a breve termine e finanziamenti a medio/lungo termine con garanzia fino al 100% per investimenti, liquidità e rinegoziazione del debito o fideiussioni dirette per affitto locali". Secondo il dg di Fider "è il momento giusto per investire, non possiamo perdere il treno che permetterà alla Romagna di tornare protagonista del turismo europeo per i prossimi 20 anni".
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