Bologna punta ad essere apripista sul diritto alla cittadinanza per gli stranieri nati in Italia. E' questo lo spirito attraverso cui i gruppi della maggioranza di centrosinistra in consiglio comunale propongono un ordine del giorno per modificare lo Statuto del Comune, inserendo il riferimento allo 'Ius Soli'. Si propone poi di dare la cittadinanza onoraria del Comune di Bologna ai minori nati in Italia da genitori stranieri, regolarmente soggiornanti o nati all'estero, ma che hanno completato almeno un ciclo scolastico o di formazione italiano. Attualmente, ha spiegato il sindaco Matteo Lepore in una conferenza stampa per illustrare l'iniziativa, si tratta di circa 11mila ragazzi.
Obiettivo è poi istituire una cerimonia speciale il 20 novembre di ogni anno, Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, una 'Festa della cittadinanza'. E altre cerimonie pubbliche, per tutti coloro che acquisiranno la cittadinanza italiana, dove il sindaco o un suo delegato consegneranno in dono una copia dello Statuto comunale e un 'kit di Cittadinanza': si pensa al 17 marzo, Giornata Nazionale della Costituzione e dell'Inno e della Bandiera, 21 maggio, Giornata internazionale della diversità culturale, 12 giugno, Giornata mondiale contro il lavoro minorile, 2 ottobre, Giornata internazionale della non violenza.
Ma si vuole anche attivare una rete con altri Comuni, ha spiegato Lepore, per sollecitare il Parlamento ad approvare quanto prima una nuova legge sulla cittadinanza italiana che riconosca pieni diritti ai figli dei migranti nati o cresciuti in Italia e agli stranieri che vivono stabilmente in Italia. L'Ordine del giorno è presentato dalle liste Lepore sindaco, Pd, Coalizione civica, Anche tu conti, M5s 2050, Europa Verde-Verdi. E' stato approvato in tarda serara, dopo una discussione a oltranza e un centinaio di emendamenti presentati dall'opposizione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA