Le istituzioni dell'Emilia-Romagna si stanno preparando ad accogliere le persone in fuga dall'Ucraina. In attesa di indicazioni operative dalle prefetture e dal governo, diversi comuni hanno dato la disponibilità a individuare strutture. Ma in queste ore la gestione dei primi arrivi passa anche attraverso canali informali, con i contatti con le comunità ucraine già presenti nel territorio.
Un autobus con una quarantina di profughi, tra i quali una bambina di nove mesi, è arrivato nella tarda serata di ieri a Piacenza e una badante residente a Bobbio ha potuto riabbracciare la figlia e la nipotina A Modena la dottoressa Elena Bachman, da una decina d'anni guardia medica nel territorio di Sassuolo e Formigine, fa da punto di riferimento con le famiglie ucraine e da raccordo con le istituzioni, e ha partecipato al tavolo con prefetto e sindaci. "Mi stanno contattando in tanti - dice all'ANSA Bachman - ci sono una cinquantina di persone che dovrebbero arrivare, ma ci sono problemi alla frontiera con la Slovacchia". Nel pomeriggio due persone dovrebbero atterrare a Milano, in arrivo con un volo da Bratislava. "Le andremo a prendere, abbiamo comprato i biglietti", spiega Bachman.
A Bologna è prevista per domani alle 11.30 una riunione in prefettura, guidata dal prefetto Attilio Visconti, che ha allertato i sindaci di Bologna e di Imola e il cardinale arcivescovo Matteo Zuppi. L'obiettivo, secondo quanto si apprende, è quello di un monitoraggio del territorio per vedere dove poter eventualmente sistemare le persone e il modello sarà lo stesso adottato per i profughi afghani, cioè accoglienza nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) a spese dello Stato.
Al momento la prefettura non ha disposizione date né numero di profughi in arrivo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA