'Humanae', progetto fotografico
sui colori dell'umanità della pluripremiata fotografa brasiliana
Angelica Dass, diventa da oggi un'installazione permanente
nell'aula magna dell'Iis Belluzzi-Fioravanti di Bologna, dopo
essere stato presentato a settembre 2021 alla prima edizione dei
PhMuseum Days, festival internazionale di fotografia di
PhMusuem. Per la prima volta a Bologna un'opera artistica di
valore internazionale viene collocata in maniera permanente in
un luogo del quotidiano, a contatto con i giovani.
L'artista stessa aveva espresso il desiderio di donare le sue
opere a una scuola della città e il Comune di Bologna,
sollecitato da PhMuseum, ha colto questa opportunità di radicare
in forma permanente un'opera d'arte che intreccia insieme sfera
culturale ed educativa, in una realtà abitata quotidianamente da
centinaia di studenti.
L'installazione di 12 stampe in grande formato delle opere
fotografiche del progetto 'Humanae' si configura come "un'opera
aperta, priva di un definitivo completamento, per rappresentare
tutti i tipi di credenze, identità di genere e caratteristiche
fisiche dell'essere umano in modo libero e inclusivo", e
l'istituto scolastico utilizza i propri spazi per accogliere,
comprendere e diffondere un messaggio di uguaglianza e di pace,
creando anche "un esempio originale di alta qualificazione
artistica dell'ambiente di apprendimento".
'Humanae' è una riflessione sul colore della pelle che
Angelica Dass porta avanti dal 2011 tramite una serie di
ritratti: il progetto tenta di documentare i veri colori
dell'umanità evitando false etichette come bianco, rosso, nero e
giallo spesso associate alla razza. Da persone incluse nelle
liste di Forbes, a rifugiati che hanno attraversato il
Mediterraneo in barca, più di 4000 persone ritratte in 20 Paesi
e 36 città fanno parte del suo progetto "al di là di ideologia,
identità di genere, fascia di età o menomazione fisica".
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