La crisi determinata dalla guerra in Ucraina è "più profonda di quella pandemica. Dobbiamo sostenere i produttori primari" del settore agroalimentare "che vedono un aumento dei costi dell'energia tanto quanto gli altri ma non riescono a percepire quell'aumento di prezzo al consumo che c'è". Lo ha detto Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, a margine del convegno inaugurale di Cibus, la fiera dell'alimentazione in corso a Parma fino al 6 maggio, rispondendo a una domanda sulla situazione dell'industria agroalimentare italiana.
"Le complessità ci sono e le difficoltà indotte dall'invasione della Russia in Ucraina sono evidenti - ha aggiunto il ministro - è importante che l'Europa non retroceda dalla volontà di agire insieme, perché questa è una crisi asimmetrica che colpisce alcuni Paesi in modo più profondo e può stimolare il ritorno a nazionalismi che non vorremmo più vedere".
La crisi, secondo Patuanelli, va affrontata con misure strutturali: "Il Pnrr ci viene in soccorso e il decreto approvato ieri dà sostegno ai settori produttivi in ordine alla necessità di vedere la riduzione dei costi dell'energia anche dal punto di vista della quantità dei prodotti - ha concluso - nonostante la chiusura mercato russo, non vedo problemi sugli stock di grano e mais, ma ci sono dinamiche di prezzo. E bisogna evitare che escano da una spirale controllabile".
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