Prima la cerimonia solenne dell'alzabandiera in piazza Cavour, poi la deposizione delle corone al monumento dei Caduti di piazza Ferrari. Così è stata inaugurata a Rimini la 93ma adunata nazionale degli Alpini, la data più attesa in città da due anni a questa parte, dopo lo slittamento a causa della pandemia della ciclopica manifestazione che riversa per le strade della città romagnola centinaia di migliaia di persone fino a domenica. "È una ripartenza che vuole essere un segnale. Un segnale per noi come associazione, per i nostri Alpini", ha detto il presidente dell'Associazione nazionale Alpini Sebastiano Favero a margine dell'evento. "Ma vuole essere anche un segnale per tutti", ha aggiunto. "Un segno di una volontà di ritorno a una normalità, a una capacità di guardare con fiducia al futuro".
Alla presenza delle autorità, alle ore 9 il tricolore è stato innalzato sul pennone di fronte al palazzo del Municipio in una piazza gremita di curiosi e alpini con il cappello d'ordinanza.
In mimetica gli alpini in armi. Sono stati resi gli onori al labaro dell'Ana decorato da 216 medaglie d'oro che ha sfilato seguito dai consiglieri nazionali. L'Inno di Mameli ha accompagnato l'alzabandiera.
Al termine di questa prima cerimonia, nonostante il maltempo, le vie del centro si sono riempite di penne nere. I ristoranti hanno aumentato personale e turni di lavoro. Tutti gli hotel sono aperti e praticamente sold out. Chi in auto, chi in camper, in treno, anche in bici. Gli Alpini giunti a Rimini provengono anche dall'estero. C'è persino un gruppo arrivato a piedi dopo un cammino di pellegrinaggio dal santuario francescano di La Verna (Arezzo).
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