In occasione di 'Art City Bologna
2022', Banca di Bologna presenta a Palazzo De' Toschi 'Fronte e
retro', mostra personale di Italo Zuffi (Imola, 1969) che
completa il progetto espositivo inaugurato lo scorso gennaio al
MAMbo-Museo d'Arte Moderna. La mostra, in programma dal 12 al 29
maggio, a cura di Lorenzo Balbi e Davide Ferri, si colloca in
continuità con quella in corso al MAMbo fino al 15 maggio, a
costituire un unico progetto articolato in due spazi: la prima
parte getta uno sguardo retrospettivo sul lavoro di Zuffi
(attraverso uno spettro di opere compreso tra la metà degli anni
Novanta e il 2020), a Palazzo De' Toschi una serie di nuove
produzioni tocca invece alcuni degli aspetti nodali della sua
ricerca più recente.
'Fronte e retro', con una serie di nuove opere realizzate
appositamente e in risposta alle caratteristiche dello spazio
espositivo, si concentra soprattutto sulla pratica scultorea,
configurata come fedele riproduzione di una forma e messa in
discussione della stessa, attraverso intrusioni e
frammentazioni. Questa seconda mostra, inoltre, evidenzia uno
degli aspetti fondamentali della ricerca di Zuffi degli ultimi
anni: quello dell'indagine attorno alla parola, usata sia in
forma poetica sia come elemento da cui si genera la forma
scultorea. L'allestimento ha uno dei suoi baricentri nel dialogo
tra due opere: 'Civilizzarsi', lavoro che si sviluppa a partire
dalla parola, usata come strumento di descrizione di azioni
semplici e quotidiane, che generano processi di azione, reazione
e sintesi; e una nuova versione de 'Gli ignari', una serie di
nature morte in ceramica accompagnate dal suono prodotto da un
affastellamento di fischi, in questo caso reinterpretato in
un'inedita partitura. In uno spazio adiacente al salone
principale verrà presentato un terzo lavoro installativo come
ulteriore momento di riflessione sulla scultura.
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