Uno strumento per rilevare la presenza di agenti patogeni (virus, batteri, parassiti) con la sensibilità dei tamponi molecolari, ma con la semplicità, velocità ed economicità dei test rapidi. Lo metterà a punto il nuovo progetto europeo 'Eclipse', coordinato dall'Università di Bologna e finanziato dal programma Horizon Europe. Gli scienziati, fa sapere l'ateneo, hanno già testato l'efficacia della tecnologia proposta sia sul virus dell'epatite B, sia sul coronavirus Sars-CoV-2. Partner sono l'Istituto di ricerche farmacologiche 'Mario Negri', l'Università di Messina e il Karlsruher Institut für Technologie, insieme a Meta e a Personal Genomics Srl.
"La pandemia di Covid-19 ha evidenziato in modo drammatico quanto gli strumenti per la rilevazione dei patogeni siano fondamentali per combattere le infezioni, limitandone la diffusione e favorendo cure tempestive", spiega Luca Prodi, professore al Dipartimento di Chimica 'Giacomo Ciamician' dell'Università di Bologna e coordinatore del progetto. "Quando è iniziata l'emergenza, non esisteva un metodo diagnostico che fosse al tempo stesso rapido, economico e affidabile, e nonostante siano stati fatti passi avanti siamo ancora lontani dall'avere a disposizione uno strumento con queste caratteristiche".
Eclipse punta a ideare e produrre una piattaforma nanobiotecnologica per la rilevazione degli agenti patogeni che sia al tempo stesso economica, utilizzabile anche da personale non esperto e con un elevato livello di sensibilità e affidabilità. "Questa piattaforma sarà pensata per poter rilevare il coronavirus SARS-CoV-2, il parassita Leishmania e il batterio Pseudomonas aeruginosa con un livello di sensibilità pari o superiore a quello dei tamponi molecolari PCR, ma su un dispositivo portatile e con un processo molto più rapido, in modo da ottenere un risultato in meno di 30 minuti", sottolinea ancora Prodi.
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