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'I pellerossa che liberarono l'Italia' in un documentario

'I pellerossa che liberarono l'Italia' in un documentario

Le riprese da lunedì tra Roma, Abruzzo e la Romagna

BOLOGNA, 09 giugno 2022, 10:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le storie del libro 'I pellerossa che liberarono l'Italia' pubblicato nel 2020 da Corsiero editore e arrivato alla quarta edizione, diventano parte di un documentario che verrà trasmesso a novembre in prima serata dalla tv di stato canadese. Lo annuncia l'autore del libro, il giornalista Matteo Incerti. Si tratta di un lavoro prodotto in lingua francese e inglese, che sarà diretto dal giovane regista mohawk-canadese Neegan Sioui.
    Le riprese sono iniziate in Canada in questi giorni dove Sioui e la sua troupe sono andati nel territorio cree della tribù dei Mosquito Grizzly Bear's Head Lean Man First Nation nella provincia dello Saskatchewan. Le prossime settimane le riprese si sposteranno anche in Ontario nelle terre degli ojibwa di Saugeen Ojibway Nation History di Cape Croker. Luoghi che hanno dato la luce a tanti eroi alla liberazione italiana dal nazifascismo narrati nel libro.
    "I primi ad essere intervistati - spiega Incerti - sono stati il figlio di Henry Beaudry, Grant, la capo tribù dei Mosquito Tanya Stone, Jenny Spyglass senatrice delle Prime Nazioni e Guardiana della Conoscenza della tribù (suo padre sbarcò in Sicilia il 10 luglio 1943), nonché mia mamma nativa come è in uso nelle loro tradizioni, che per ringraziarmi del mio lavoro mi ha onorato del nome totemico di Soaring Eagle- Aquila Svettante.
    Da lunedì la troupe, in arrivo da Montreal, sarà in Italia per quattro giorni di riprese che svilupperanno tra Roma e la zona di Cassino e Roccasecca nel Lazio, Ortona in Abruzzo e Ravenna, Cesena e Bagnacavallo in Romagna. "Io avrò l'onore di essere con loro per le riprese ed essere una delle voci narranti del documentario, con riprese effettuate tra Roma e l'area della battaglia di Cassino. Nella Capitale, ricostruiremo diversi episodi narrati nel libro legati alla liberazione di Roma, con riprese che verranno effettuate tra le sponde del Tevere ed i suoi ponti, San Pietro, le Fosse Ardeatine, porta San Paolo, il cimitero del Commonwealth a Testaccio ed a Tor Pignattara", dice Incerti.
   

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