La nave cargo con 15mila tonnellate di semi di mais provenienti dall'Ucraina è in rada a Ravenna, a cinque miglia circa dall'imboccatura del porto. L'arrivo in banchina, dove potrà espletare le operazioni commerciali, è atteso in ritardo rispetto all'orario inizialmente previsto (le 16) a causa del maltempo. Al momento, si apprende, dovrebbe avvenire intorno alle 17.30-18. In banchina in queste ore c'è un'altra nave che sta scaricando un carico di cereali ma a Ravenna piove e le operazioni sono state temporaneamente sospese. Non appena questa nave terminerà le sue operazioni potrà lasciare lo slot al cargo ucraino.
Il cargo, in navigazione da sette giorni, è il primo convoglio commerciale che raggiunge l'Italia dopo lo sblocco diplomatico dei giorni scorsi. Batte bandiera maltese ed è partito il 5 agosto dal porto ucraino di Chornomorsk, vicino a Odessa. Durante il tragitto è stata effettuata una sosta a Istanbul in Turchia per i controlli previsti dall'accordo delle Nazioni Unite. La capacità di carico del mercantile è di oltre 41mila e 500 tonnellate.
All'arrivo nel porto ravennate, l'Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli (Adm) sarà presente con i funzionari dei reparti specializzati e con un proprio laboratorio chimico per effettuare le verifiche di protocollo. L'Agenzia, afferma Marcello Minenna, direttore generale Adm, "sta seguendo da mesi con particolare attenzione la situazione nel Donbass per garantire la legalità e la sicurezza delle merci che arrivano in Italia. I reparti specializzati antifrode e chimici effettueranno tutte le verifiche necessarie per garantire la sicurezza sull'utilizzo del carico. Desidero fare un ringraziamento speciale alle oltre diecimila donne e uomini dell'Agenzia che sono al lavoro anche in questi giorni di agosto con passione e spirito di servizio".
Ad attendere il cargo a Ravenna anche l'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, che nel primo pomeriggio ha incontrato in Comune il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale. "Questa è una giornata molto importante per Ravenna e per l'Ucraina", "un piccolo passo per un ritorno alla normalità" degli scambi commerciali, seppur al momento la possibilità è soltanto per i traffici agroalimentari", ha detto il sindaco all'ANSA. "Ravenna ha una tradizione lunghissima di scambi commerciali con l'Ucraina - ricorda il sindaco - bruscamente interrotti per l'aggressione da parte della Russia. Ora si riparte almeno con l'alimentare, un fatto molto importante per l'economia, per gli allevatori in questo caso, e un segnale positivo anche per il popolo ucraino. Per loro è molto importante mostrare al mondo che l'Ucraina è in grado di riprendere le rotte commerciali e noi siamo al loro fianco". Soddisfazione è stata espressa dall'ambasciatore. Con l'auspicio di poter riprendere anche il resto degli scambi. In particolare a Ravenna transitavano materie prime importanti anche per altre industrie, in primis argille per il distretto ceramico, provenienti tra l'altro dal Donbass.
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