"In Italia la violenza squadrista esiste ancora e preoccupa che la probabile futura maggioranza di governo sia guidata da un partito come Fratelli d'Italia che non ha ancora fatto in modo convincente i conti con il fascismo". Lo dice, in un'intervista alla Stampa, Roberto Jarach, presidente del Memoriale della Shoah, già presidente della Comunità ebraica di Milano.
Jarach interviene a proposito delle minacce ricevute dal giornalista della Stampa Niccolò Zancan che nei giorni scorsi ha fatto un reportage da Predappio (Forlì-Cesena), paese natale di Benito Mussolini, dove da aprile è aperta e visitabile una mostra di cimeli fascisti che sta riscuotendo un certo successo di visitatori.
La mostra sarà aperta fino a novembre, ma gli organizzatori pensano già di portarla in giro per l'Italia, sostenendo di aver ricevuto molte richieste da parte di soggetti e associazioni di Roma, Milano e Bolzano. "Anche se sappiamo - dice alla Stampa il professor Francesco D'Emilio, uno dei curatori della mostra - che portarla in giro potrebbe incontrare qualche critica, chissà che Italia sarà quella del novembre 2022".
L'altro curatore della mostra è l'avvocato forlivese Francesco Minutillo, già candidato per Fratelli d'Italia, che fece parlare di sé per aver girato un video sulla tomba del partigiano e costituente Arrigo Boldrini in cui lo definiva "criminale" e per alcune uscite sui social in cui invocava nuove leggi razziali.
Predappio, sulla prima collina forlivese, dove Mussolini è sepolto nel cimitero del paese, è spesso al centro delle polemiche visti i periodici raduni di nostalgici del fascismo.
In paese ci sono anche alcuni negozi che vendono souvenir e la mostra promossa da D'Emilio e Minutillo ha dato un'ulteriore occasione ai nostalgici in camicia nera per un pellegrinaggio.
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