Riccione piange le sei vittime dell'incidente stradale avvenuto sull'A4, i ragazzi che facevano parte di una cooperativa per l'inserimento nel mondo del lavoro di giovani affetti da sindrome di Down: Francesca Conti, Maria Aluigi, Valentina Ubaldi, Rosella De Luca e Alfredo Barbieri, i due fidanzati. E piange l'ex sindaco della cittadina romagnola, Massimo Pironi: c'era lui, da tempo impegnato nel sociale, alla guida del pulmino schiantatosi contro un tir. Mentre sono gravissime le condizioni di Romina Bannini, l'educatrice di 36 anni ricoverata in ospedale a Treviso.
"Riccione perde un grande uomo che ha dedicato la vita alla sua comunità. Viviamo questo momento tra disperazione e dolore", commenta la prima cittadina Daniela Angelini, accorsa a San Donà di Piave con i familiari delle vittime, accompagnati da due psicologi e un parroco. L'ex sindaco di Riccione Daniele Imola ha condiviso con Pironi battaglie politiche sin dal 1975. "Era un ragazzo col cuore d'oro. Ha sempre pensato di più agli altri che a se stesso", dice con voce rotta. "Quei ragazzi erano la sua famiglia e voleva portarli fino in capo al mondo". Lui e altri compagni di una vita si sono ritrovati in municipio per condividere il dolore. Tra questi, l'ex assessore della giunta Pironi, Alessandro Casadei. "Quello che è successo a Riccione è una tragedia - dice - penso che l'unico modo sia quello di portare avanti quelli che sono i progetti e i valori che Massimo e i ragazzi mettevano in questo senso".
Il trasporto delle salme a Riccione è atteso da lunedì, proprio mentre la città si apprestava a celebrare il centenario della sua autonomia. Tutto sospeso, ovviamente, con la proclamazione di tre giorni di lutto cittadino. Quanto ai funerali, le famiglie delle vittime hanno espresso il desiderio di celebrare tutti insieme l'ultimo saluto ai ragazzi.
Intanto, negli spazi dell'associazione Centro 21, dove si ritrovano i giovani della cooperativa Cuore 21, restano appoggiati a una parete i quadri dipinti da Francesca e Valentina il giorno prima della tragedia. Gli educatori non si danno pace. È "una perdita che ci lascia un vuoto incolmabile", dicono. La comitiva era in viaggio per uno scambio di esperienze con una realtà simile alla loro. "Erano felici ed emozionati, perché quella era la loro prima vacanza - afferma la socia della cooperativa Eleonora Gennari - non sappiamo come potremo riprenderci da tanto dolore ma sappiamo che quello che resta: tutti gli altri ragazzi che frequentano il nostro centro, che hanno bisogno ora più che mai di ritrovare vivo questo luogo, che è anche la loro casa". I ragazzi vivevano insieme da alcuni anni e due di loro, Alfredo e Rossella, si erano fidanzati. Proprio poco prima di partire Alfredo aveva celebrato sul suo profilo Facebook i due anni e due mesi di fidanzamento: "Amore mio bellissimo ti amo per sempre. Sei la mia Regina. Sei la mia vita", le sue parole, poco prima che l'incidente troncasse per sempre anche la loro storia d'amore. Una delle vittime, Francesca, 24 anni, lavorava dal 2017 in un bar della zona. "Con la sua allegria faceva mettere da parte i problemi", ricorda il responsabile del locale Gianni Stramazzotti. Giovedì, al termine del turno di lavoro, ha salutato tutti elettrizzata per la partenza. "Era contenta. Ci ha abbracciato tutti, perché andava a fare questa esperienza nuova che sentiva molto", dice il gestore.
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