Nel trentennale della scomparsa
Parma rende omaggio a Luigi Ghirri, uno dei più grandi maestri
della fotografia italiana, con "Labirinti della visione. Luigi
Ghirri 1991", mostra ad ingresso gratuito che sarà ospitata
nelle sale di Palazzo del Governatore dal 17 dicembre al 26
febbraio.
L'iniziativa, organizzata dal Comune in collaborazione con
Csac-Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università
di Parma e Archivio Eredi Luigi Ghirri, si iscrive nel
calendario di eventi del progetto "Vedere Oltre" promosso dalle
città di Reggio Emilia, Modena e Parma, alle quali Ghirri era
particolarmente legato e fondamentali per la sua produzione
artistica, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e di Apt
Servizi Emilia-Romagna.
Oltre 200 immagini, provenienti dalle raccolte della Sezione
Fotografia del Csac, mostreranno percorsi nell'opera di Ghirri e
nei modelli da lui individuati dentro e fuori la propria
produzione, le sue foto ma anche immagini da lui amate o che
sono state occasione di sue riflessioni: quelle documentarie di
Dorothea Lange, di Walker Evans, quelle che inseguivano la
bellezza del paesaggio dei Fratelli Alinari, di Carlo Naya,
quelle che ridefinirono la percezione di quel paesaggio in
chiave post-Bauhaus di Bruno Stefani.
L'esposizione prende le mosse dalle fotografie che Ghirri
lasciò al Csac in occasione della pubblicazione del volume
"Viaggio dentro un antico labirinto", realizzato con Arturo
Carlo Quintavalle e pubblicato nel 1991, l'ultima monografia del
fotografo, scomparso nel febbraio dell'anno seguente. Le 153
foto che costituiscono il nucleo della mostra erano state
realizzate da Ghirri per allestire il mockup del libro: le
stampe erano strumento per progettare l'impaginazione, media per
imporre il controllo accurato della resa tipografica delle
immagini, ma soprattutto strumento di dialogo con Quintavalle
per la stesura del testo. Ad affiancare il corpus centrale della
mostra sarà una selezione di foto di Ghirri tratta dalle serie
degli anni Settanta, da documenti della relazione tra il
fotografo e l'artista Franco Guerzoni, da fotografie storiche
del paesaggio italiano da Ghirri scelte e conferite al Csac, da
Polaroid di grande formato.
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