A 80 anni di distanza dall'armistizio dell'Italia dell'8 settembre 1943, il Comando militare dell'esercito dell'Emilia-Romagna sceglie di ricordare gli eventi che seguirono quel giorno con il CalendEsercito 2023, intitolato "A testa alta… Da Porta San Paolo a Mignano Monte Lungo in 98 giorni che portarono alla riscossa". Un modo per restituire alla memoria la storia della Seconda guerra mondiale, ma anche il ruolo che l'esercito ebbe nel processo di liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista.
In quelle giornate convulse, "l'esercito italiano seppe reagire, tornare a combattere e a vincere per liberare il proprio Paese", ha detto di fronte a una platea di alti rappresentanti delle forze dell'ordine il Comandante militare dell'Esercito Emilia-Romagna, Colonnello Guido Orsolini Orsolini, nel salone d'onore della Caserma Cialdini a Bologna.
L'almanacco, realizzato e prodotto dallo Stato maggiore dell'esercito, ripercorre alcuni dei momenti chiave del periodo che va dall'8 settembre al 16 dicembre del 1943, giorno della storica vittoria a Montelungo con "un attacco che destò l'ammirazione degli osservatori americani", passando l'eccidio di Cefalonia, in cui persero la vita migliaia di soldati.
Hanno contribuito ad arricchire il racconto il professore Luca Alessandrin, già direttore dell'Istituto Parri dell'Emilia-Romagna e il Generale di corpo d'armata (in riserva) Antonio Li Gobbi, il cui padre e zio paterno furono militari dell'esercito regio che dopo l'8 settembre presero le armi per combattere contro i tedeschi e furono decorati di medaglia d'oro al valor militare.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA