È stato arrestato dai Carabinieri
di Bologna il terzo presunto responsabile dell'omicidio di Kaled
Maroufi, il 25enne di nazionalità tunisina trovato morto in via
Larga a Bologna il 12 luglio scorso. Si tratta di un cittadino
tunisino di 22 anni senza fissa dimora che al momento
dell'arresto si trovava a Salso Maggiore Terme, in provincia di
Parma. Secondo gli inquirenti l'uomo ha agito insieme ad altri
due della stessa nazionalità e anche loro senza fissa dimora con
i quali, subito dopo il delitto, aveva tentato la fuga verso la
Francia. Tutti e tre sono stati fermati a Ventimiglia il 13
luglio, due di loro sono stati arrestati e portati nel carcere
di Imperia, mentre il terzo era stato lasciato in libertà.
Le indagini condotte dal Nucleo investigativo dei
Carabinieri di Bologna insieme al Ris di Parma hanno permesso,
cinque mesi dopo di arrivare anche al terzo presunto
responsabile, che aveva lasciato impronte e tracce di sangue sul
luogo del delitto, tracce che aveva anche sui vestiti e sulle
scarpe che indossava al momento dalla fuga. Il movente del
delitto sarebbe la spartizione della refurtiva derivante da una
serie di furti commessi a Rimini dai tre insieme alla vittima il
9 e il 10 luglio.
Secondo quanto riportato dagli inquirenti, la vittima era
sospettata dai tre carnefici di essersi impossessata di parte
del bottino tra cui un orologio di marca Rolex, poi risultato
falso. I responsabili si sarebbero accaniti sul giovane per
farsi dire dove aveva nascosto gli oggetti preziosi, con oltre
dieci coltellate al volto, al collo, alla schiena ai glutei e su
tutto il corpo, che infatti risultava irriconoscibile al momento
del ritrovamento. Il 22enne tunisino, che in questi cinque mesi
di libertà era anche andato in Germania, per poi ritornare in
Italia, si trova attualmente in arresto nel carcere di Parma.
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