Interpreti affermati affiancati a
giovani talenti per la stagione sinfonica 2023 del Teatro
Comunale di Bologna (18 concerti all'Auditorium Manzoni, tutti
alle 20.30) con un ruolo di primo piano per la direttrice
musicale Oksana Lyniv, che dirigerà quattro concerti spaziando
dal repertorio più noto alla musica d'oggi, con alcune prime
esecuzioni.
Come è ormai consuetudine, accanto all'Orchestra del Teatro
Comunale di Bologna ci sarà la Filarmonica, con due concerti in
aprile e in ottobre. Non mancano, poi, due appuntamenti con
pagine corali interpretate dal Coro del teatro preparato da Gea
Garatti Ansini. L'apertura, l'8 febbraio, vedrà sul podio Oksana
Lyniv impegnata nella Passacaglia in Yellow-Blue, novità del
compositore russo-tedesco Vladimir Genin, e nella Sinfonia N. 4
"Italiana" di Mendelssohn. Con lei il violinista serbo Stefan
Milenkovich che interpreterà il Concerto per violino di
Ciajkovskij. La direttrice ucraina tornerà il 7 aprile col
violista Valeriy Sokolov impegnato nel Concerto funebre di
Hartmann e nel Concerto N. 3 del compositore ucraino Jevhen
Stankovyč. A completare il programma la Suite dal Parsifal di
Richard Wagner arrangiata da Claudio Abbado, con gli artisti del
Coro del TCBO.
Un altro arrangiamento di questa Suite senza coro, curato da
Andrew Gourlay, si potrà invece ascoltare nel terzo concerto con
Lyniv: un "tutto Wagner", previsto il 27 ottobre, per arrivare
al 7 dicembre, quando Oksana Lyniv dirigerà in prima assoluta
"In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini" per trio
e orchestra d'archi del compositore ucraino, originario di
L'viv, Yuri Laniuk, assieme ai Folk songs di Luciano Berio e al
Concerto per orchestra di Bartók. L'11 febbraio, per la
prima volta come direttore, arriva a Bologna il tenore Dmitry
Korchak (Musorgskij e Shostakovich); il 2 marzo torna il tedesco
Michael Güttler (Mahler), il 9 Hartmut Haenchen (la Sinfonia n.
7 di Bruckner) e il 30 Daniel Oren (Bruch, Ravel, Gershwin). Il
17 aprile il primo concerto di stagione con la Filarmonica del
TCBO, guidata da Roberto Abbado, mentre il 28 debutta il
ventiquattrenne direttore Dayner Tafur-Díaz.
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